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Simeone: “Il migliore è Ancelotti, ma Guardiola fa la cosa più difficile. Su Mou…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 02/06/2023

L’allenatore dell’Atletico Madrid ha rilasciato un’interessante intervista a una radio spagnola. Ha parlato dei suoi colleghi e poi ha scelto il giocatore che oggi porterebbe con sé, il più forte. “Guardiola fa sempre la cosa più complicata perché…”

Si parla tanto del suo futuro e della concreta possibilità di lasciare l’Atletico Madrid al termine della stagione. Sono voci ricorrenti da gennaio e nell’ultima intervista rilasciata a Cadena Cope, Diego Simeone ha provato a fare un po’ di chiarezza. Poi ha scelto il giocatore che porterebbe sempre con sé, il migliore del panorama mondiale.

Vinicius Jr o Mbappé? "Se devo scegliere, oggi Vinicius è da Pallone d’Oro ma prenderei Mbappé al 100%. Anche tra Haaland e Mbappé prenderei quest’ultimo. È pazzesco ma noi non possiamo prenderlo, il Real ingaggia i migliori. Sarebbe fantastico per La Liga se lui venisse al Real e Messi tornasse al Barcellona”.

Ancelotti, Mourinho e Guardiola. Tre signori della panchina, così uguali nel raggiungere gli obiettivi, così diversi nel modo di centrarli. Per il Cholo ci sono tante sfumature che li differenziano.

“Tatticamente e psicologicamente Ancelotti è il miglior allenatore del mondo. Lo adoro. Mourinho ha segnato un'era allenando in posti diversi rispetto a Guardiola (Porto, Inter, Tottenham, Roma). Guardiola chiede un 9 e gli portano il miglior 9 del mondo, ma la cosa più difficile è vincere ogni giorno e Guardiola vince ogni giorno".

Sul futuro ha provato a chiarire alcuni aspetti, rimandano ogni discorso fra qualche giorno. “Ho un altro anno di contratto e sono concentrato per dare il massimo. Arriverà Soyuncu, prenderemo giocatori che possano aiutarci a crescere. Carrasco ha l’opzione di andare al Barcellona, per la sua carriera è una bella possibilità. La società è tranquilla, in questo momento la priorità non è il mio contratto. Parleremo quando Miguel Angel Gil riterrà che sia il momento giusto”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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