Calcio Totale Racconta

Capello svela: “Con Gullit quasi alle mani. Il miglior giocatore che ho allenato è stato…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 01/06/2023

Tra storie e retroscena curiosi, l’ultima intervista di Don Fabio è assolutamente da non perdere perché ha rivisitato tutte le tappe più importanti della sua vita. “Con Gullit quasi venni alle mani. Io sono sempre stato rigido e pretendo che…”

Capello senza freni, tra confidenze, gioie e litigi. Ha ripercorso buona parte della sua carriera in un’interessante intervista rilasciata al Corriere della Sera. Dalle esperienze da calciatore sino a quelle da allenatore, con una serie di aneddoti curiosi che non aveva mai raccontato. Il primo passaggio non poteva che essere sul gol storico siglato in Inghilterra con la maglia della nazionale.

“Il gol a Wembley il punto più alto della carriera da giocatore? Quella rete del 1973 che ha propiziato la prima vittoria dell’Italia in Inghilterra, ebbe anche un significato sociale. La dedicai ai ventimila camerieri presenti allo stadio, come i nostri connazionali erano stati ribattezzati".

Con i calciatori non sempre il rapporto è stato idilliaco, spesso caratterizzato da continui alti e bassi. Specie con quelli più estrosi. Quando si stabiliscono delle regole, si firma un patto di spogliatoio e tutti devono rispettarle, altrimenti si rischia di finire nel caos.

“Con Gullit quasi venni alle mani, non ricordo se per un ritardo. Sono rigido nel pretendere il rispetto delle regole, ai miei giocatori dicevo di trattare gli inservienti come volevano che i loro genitori venissero trattati dagli altri".

Sono tanti i campioni che ha avuto la possibilità di allenare nel corso della sua carriera, ma sul migliore per talento naturale, sembra proprio non avere dubbi. “Il migliore che ho allenato è stato Ronaldo, “Il Fenomeno”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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