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Lautaro: “Me lo sentivo, chiedetelo alla squadra. Adesso la finale, ecco cosa ho trasmesso al gruppo…”
di Mario Lorenzo Passiatore
Pubblicato il 16/05/2023
I nerazzurri ne fanno tre tra andata e ritorno senza subire gol. Eccola la finale, dopo tredici anni torna l’Inter, in attesa dell’avversario che arriverà dalla gara di domani. Lautaro Martinez ha raccontato la compattezza dello spogliatoio. “L’unione del gruppo ha fatto la differenza, l’ho vissuto in un Mondiale. Ho cercato di trasmettere questo alla squadra”
L’Inter vola in finale e stacca il pass per Istanbul tra le lacrime di Barella e lo sguardo gelido di Inzaghi. Lautaro Martinez al minuto 73 chiude i conti con la stessa cattiveria della gara d’andata. Impreciso sul suo palo Maignan e Lautaro non perdona. Adesso, comodi dal divano in attesa di Real Madrid e Manchester City, una delle due raggiungerà i nerazzurri nell’ultimo atto di questa edizione della Champions League 2023.
Nel primo tempo il Milan ha provato a riaprirla con Brahim Diaz e lo strappo di Rafa Leao, ma la sua conclusione non è stata precisa. Poi l’Inter ha retto il colpo e ha affondato nell’ultimo quarto di gara con il suo trascinatore: Lautaro Martinez, omaggiato dal suo pubblico con una grande standing ovation. Ai punti la squadra di Inzaghi ha meritato nel computo delle due partite. Gioco, gol e occasioni sempre dalla parte dei nerazzurri.
Al termine della gara si è presentato ai microfoni di Sky Sport Lautaro Martinez che ha fatto una promessa ai tifosi nerazzurri per la finale di Istanbul. “C’è tanto storia in questa partita. Me lo sentivo, l’avevo detto ai ragazzi nello spogliatoio. A volte tengo le cose dentro. L’unione del gruppo ha fatto la differenza, l’ho vissuto in un Mondiale. Ho cercato di trasmettere questo alla squadra, quando tutti vanno nella stessa direzione ti meriti queste serate che per un giocatore sono importantissime. Io ogni giorno cerco di migliorare, dopo la vittoria del Mondiale, abbiamo dimostrare di meritarla. La finale? Faremo il massimo in finale, faremo il massimo tutti. Sarà così”.
di Mario Lorenzo Passiatore
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