Serie A

Barzagli su Conte e Allegri: “Cambiano tanti aspetti, ma una cosa li accomuna”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 13/05/2023

Ha lavorato con entrambi nella sua lunga esperienza alla Juve e in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport ha parlato dei due tecnici e del periodo che sta attraversando la squadra di Allegri. “Ogni allenatore ha le sue idee di gioco, i suoi pensieri su come…”

Tanti i temi affrontati alla Milano Football Week da Andrea Barzagli. L’ex difensore della Juve ha parlato del momento dei bianconeri che saranno impegnati nella semifinale di ritorno di Europa League contro il Siviglia. Poi Allegri, il futuro di Vlahovic e il confronto tra l’allenatore livornese e l’ex Antonio Conte. Tre passato, presente e futuro, ha fatto un’analisi del periodo della Juve.

"Secondo me a volte si sottovaluta quello che ha dovuto affrontare Allegri. Le prestazioni possono non piacere, a me non fanno impazzire ma non so se qualcun altro arriverebbe a questi risultati. Ma soprattutto non so chi avrebbe gestito una stagione del genere. Ci devi essere dentro, quando ti cambia la società e cambiano le certezze. Ci è voluto uno come lui, di esperienza. Valuteranno a fine stagione".

Conte e Allegri, due allenatori che hanno segnato in maniera determinante la sua esperienza in bianconero. Due tecnici diversi nel modo di relazionarsi con il gruppo, ma simili nell’ottenere i risultati.

“Ogni allenatore ha le sue idee di gioco, i suoi pensieri su come gestire il gruppo.  Cambiano tanti aspetti tra loro, una cosa hanno in comune: sono dei vincenti e questo l’hanno dimostrato negli anni.”

Poi un pensiero su Vlahovic che non sta attraversando un momento tranquillo. "Consigli per lui? Facevo il difensore, non l'attaccante. Diciamo che gli attaccanti vivono per le prestazioni e i gol. Ha avuto un momento difficile, sono cose che capitano ma l'importante è essere concentrati sulle partite dopo. Perché dovrebbe andar via? Non lo so, credo che un calciatore debba essere concentrato e professionale sul presente e sul finale di stagione".

di Mario Lorenzo Passiatore

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