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Dzeko ride: “Sì, ne ho 37, io sono così. Rinnovo? Chiedete a…”
di Mario Lorenzo Passiatore
Pubblicato il 10/05/2023
Al termine della gara si è presentato ai microfoni di Amazon Edin Dzeko. L’attaccante di Simone Inzaghi ha parlato della partita e anche del suo futuro. “Ogni tanto non arrivano i gol, io però dò tanto di più alla squadra, anche quando non segno faccio tanto lavoro…”
Dzeko – Mkhitaryan. Il Milan va in bambola e l’Inter domina il primo Euro-Derby di Champions League. Dieci minuti d’inferno, quanto basta per l’Inter per mettere subito le cose in chiaro e chiudere all’angolo la squadra di Pioli.
E ancora, un palo, il rigore cancellato dal Var e tanta qualità nerazzurra nella prima frazione. Nella ripresa meglio il Milan, anche se i rossoneri non sono riusciti a incidere dal punto di vista delle occasioni. Al termine della partita ha parlato l’autore del primo gol: Edin Dzeko.
“Anni? Sì, ne ho 37, però mi sento bene. La squadra era molto carica, non capita ogni anno di giocare un derby così. Siamo stati concentrati dall’inizio alla fine. Ogni tanto non arrivano gol, io però dò tanto di più alla squadra, anche quando non segno faccio tanto lavoro sporco. Rinnovo? Devi chiedere alla società, dipende da loro”.
Seedorf: “Il Milan deve scuotersi”
"Non so quanto possa portarsi di buono il Milan da questa
partita. Non avevano lo strappo di Leao per fare il contropiede. Il Milan con o
senza Leao si deve ritrovare se vuole scuotersi in vista del ritorno. Leao ti
permette di fare abbassare gli avversari, avere uno così fa tanto comodo”.
Milito: “Inter più forte”
"Oggi l’Inter ha dimostrato di essere più forte, di avere
rosa più ampia. Nell’arco della partita l’Inter è stata più forte. Nonostante
la reazione del Milan nel secondo tempo, i nerazzurri non sono mai andati in
difficoltà”.
Nesta: “Qualificazione ancora aperta”
“Inter superiore sotto tutti gli aspetti, anche dal punto di
vista nervoso. La cosa positiva per il Milan è che non c’è stato il colpo del
Ko, quello del 3-0. E per questo dico che al ritorno sarà un’altra partita e
resta ancora tutto aperto”.
di Mario Lorenzo Passiatore
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