Serie A

Adani su Allegri: “Dov’è il rispetto per i tifosi? E’ una squadra totalmente sconnessa e…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 28/04/2023

L’attuale opinionista di Rai Sport è tornato ad attaccare Max Allegri dopo la brutta prestazione della Juve in semifinale di Coppa Italia. Parole di fuoco anche da parte di Cassano che non gli ha perdonato le parole nel post partita: “Lui sta sentendo puzza di bruciato, sa che lo manderanno via ed ecco tutto il nervosismo nel tunnel, dopo le partite e ai microfoni”

Nel corso dell’ultima puntata della Bobo TV si è parlato tanto delle ultime partite di Coppa Italia. Le due semifinali, ma il focus si è spostato ovviamente su Inter – Juventus, la gara che ha permesso ai nerazzurri di Simone Inzaghi di conquistare la finale. Nel mirino è finito, tanto per cambiare, Massimiliano Allegri, bersagliato da Cassano, Vieri e Adani. Una critica feroce su tutta la linea, per quanto mostrato dalla Juve nel corso dei novanta minuti.

Adani ha aperto la via delle polemiche: "Dov’è il rispetto per i tifosi? Oltre ai comportamenti non corretti. Come viene letta all’esterno questa situazione secondo voi?. Le valutazioni si ripetono sulla Juve, è una squadra totalmente sconnessa al suo valore, alla sua gente, alla sua storia. Dal vivo ci sono sensazioni forti (in negativo)"

Cassano ha rincarato la dose toccando più punti, dal campo al post gara. “Partita senza senso. C’era la speranza di andare ai supplementari senza giocarla. Però la Juve ce li ha i giocatori per dare un senso alla partita. Il suo allenatore e lo staff devono andare via per il bene del club. Lui sta sentendo puzza di bruciato, sa che lo manderanno via ed ecco tutto il nervosismo nel tunnel, dopo le partite e ai microfoni. Non può essere l’allenatore del futuro, per il bene della Juve. Si è fermato ai suoi valori, non ha voglia di fare uno step successivo per mettersi alla prova. Ma come fa a dire che hanno fatto una buona partita. Ma chi guarda, i tifosi, gli appassionati, lo sanno che non è così. E’ irrispettoso”.

di Mario Lorenzo Passiatore