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Del Piero, la previsione sul futuro di Haaland e quei paragoni illustri

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 19/04/2023

L’ex calciatore della Juve ha parlato dell’attaccante norvegese di Pep Guardiola, accostandolo a due mostri sacri del passato che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del calcio. Ecco come sta cambiando il ruolo del numero nove grazie al suo contributo. “Eravamo abituati a grandi attaccanti che erano poco mobili e veloci. Da quando è nato lui sta cambiando tutto…”

Trentacinque gol in ventisette partite in Champions League. Un mostro sul binario più prestigioso d’Europa. Eppure la serata di Monaco non era partita per il verso giusto con il rigore sbagliato nella prima frazione di gioco. Alto sopra la traversa, tanta forza e poca precisione. Il penalty fallito non ha scalfito però le certezze del cyborg di Pep Guardiola che nell’1-1 tra Bayern e City si è preso comunque la scena con il gol nel secondo tempo.

Minuto 57, un vero incubo per il tandem Upamecano – De Ligt: Haaland ha mandato al bar il difensore francese, già in equilibrio precario, e poi ha incrociato col mancino. E adesso è pronto ad affrontare il Real Madrid di Ancelotti nella doppia semifinale. Un ulteriore occasione per incrementare i suoi gol e aggiornare tutti i record possibili e immaginabili.

Al termine della partita, dagli studi di Sky Sport, ha parlato Alex Del Piero che ha scomodato gente di un certo calibro parlando dell’attaccante norvegese. "Quando è nato Haaland, è nato qualcosa di speciale, ha ridisegnato il numero nove. Eravamo abituati questi grandi attaccanti che erano poco mobili e veloci. Van Basten li ha stravolti, era il primo calciatore che faceva tutto: Haaland non ha la tecnica di Van Basten, ma ha la potenza di Gullit e una cattiveria spaventosa. Ha una determinazione fuori dal comune, ridisegnerà tutti i record possibili secondo me, è in una squadra che gli dà la possibilità di segnare molto di più. Fantastico vederlo giocare".

di Mario Lorenzo Passiatore