Calcio Totale Racconta

Mourinho non ci sta: “Roma squadra umile, il primo ad esserlo sono io. Vi spiego…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 12/04/2023

L’allenatore giallorosso è pronto per la trasferta di Rotterdam, prima però ha voluto mettere in chiaro alcuni concetti in conferenza. Ultimamente è stato bersagliato dalle critiche ed è tornato a isolare e proteggere i suoi uomini: “Il primo ad essere umile sono io che analizza gli avversari con rispetto e professionalità…”

Sarà nuovamente Feyenoord – Roma. Riaffiorano i ricordi della vittoria della Conference in casa giallorossa con la rete decisiva di Zaniolo. Tante cose sono cambiate, a partire dal protagonista di quella notte che nel mercato di gennaio è stato ceduto al Galatasaray. Stavolta non è una finale, persino la coppa sarà diversa: quarti di andata di Europa League.

Mourinho sa come si fa in questo momento della stagione e conosce benissimo la competizione per averla vinta due volte con Porto e Manchester United. E’ proprio in questi frangenti che viene fuori il carisma e la personalità del tecnico portoghese.

 "Non paragono questa squadra a quella dell'anno scorso, va dimenticato. Il Feyenoord è una buona squadra, ha fatto bene in Europa, in campionato è praticamente campione, gioca bene e sa difendere bene. Sarà una partita difficile".

Mou è stato bersagliato nell’ultimo periodo da Antonio Cassano, l’ex calciatore della Roma, è tornato nuovamente alla carica attaccandolo dal salottino della Bobo TV. Questa volta nessuna replica: il tecnico di Setubal, come spesso fa in queste situazioni, resta concentrato e tende a isolare la squadra da tutti i fattori esterni al campo. Nonostante tutto, ha mandato un paio di frecciatine, senza menzionare nessuno.

"La Roma è una squadra di gente umile e il primo a esserlo è l'allenatore, che analizza gli avversari con rispetto e professionalità. Nell'ultima partita ho lasciato fuori Abraham e Belotti, magari domani giocano entrambi. Partiamo da una base, ma poi cerchiamo di essere specifici in relazione a ciò che dobbiamo fare".

di Mario Lorenzo Passiatore

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