Calcio Estero

Guardiola: “Prima di ogni gara pianifico, se perdo ho torto. Nagelsmann? Vi dico…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 10/04/2023

Il tecnico del City ha parlato dell’ultima volta che ha incontrato Tuchel in Champions. Contro il Chelsea non andò benissimo nella finale del 2021. Un ricordo che fa ancora male, ma ci sono tanti aspetti che ha rivisitato nella sua testa. “Forse qualche decisione è stata anche sbagliata ma…”

Manchester City – Bayern Monaco, ci siamo. Domani sera andrà in scena l’andata del quarto di finale di Champions League tra Pep Guardiola e Thomas Tuchel. I due si erano già incontrati nel 2021 in finale, a spuntarla fu proprio l’allenatore tedesco, allora tecnico del Chelsea. Decisivo per i londinesi il gol di Kai Havertz (0-1) e coppa nelle mani del Chelsea. Guardiola nella conferenza pre – Bayern è tornato a parlare di quella partita. Una ferita che fa ancora male, ma sembrerebbe ormai superata.

“Purtroppo è andata così, un mese dopo ho riguardato la partita e non era stata così negativa come pensavo. Una partita serrata, scordiamocela e riproviamo. A volte vinci meritando, altre perdi, ma non vivo nel passato, fa tutto parte del gioco. Lui e Nagelsmann sono due manager creativi, così come le formazioni che schierano. Sarebbe stata difficile contro uno, sarà difficile con l'altro. Mi ha sorpreso cos'è successo con Nagelsmann ma non posso dare un vero parere, quando un allenatore viene licenziato e il suo successore va bene la gente dice che è stata una buona scelta. Quando vanno peggio, sentono la mancanza."

A freddo si fanno tante riflessioni sulla gara, sulla gestione, su come distribuire i cambi nel corso della partita. E’ successo anche al tecnico catalano, quella di rigiocarla nella testa e vivisezionare ogni singolo momento. "Se perdi, perdi. Forse qualche decisione (sua, ndr) è stata sbagliata, magari qualche altra scelta sarebbe stata eccezionale. Ci sono motivi per cui decido, nessun rimpianto, non aiuterebbe a cambiare il presente. Prima di ogni partita pianifico: se vinco ho ragione, se perdo ho torto". A adesso si riparte da un’altra partita per conquistare la sua personale rivincita.

di Mario Lorenzo Passiatore

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