Calcio Estero

De Zerbi – Stellini, guerra made in Italy: i motivi della lite spiegata dai protagonisti

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 08/04/2023

Due scontri, due espulsioni e le motivazioni della diatriba al termine della partita. E’ stata una gara caratterizzata da tanti episodi, ma i primi dissapori sono partiti dalla stretta di mano. De Zerbi: “Mi ha mancato di rispetto…”

Tottenham – Brighton finisce 2-1 per la squadra di Stellini, ma a rubare la scena è stata la rissa che si è scatenata nel corso della ripresa (al minuto 59) tra le due panchine. Tanta tensione in campo, culminata con l’espulsione dei due allenatori italiani: Cristian Stellini e Roberto De Zerbi. Tutto è iniziato però prima della gara quando i due si sono stretti la mano, poi il tecnico del Tottenham pare abbia detto qualcosa mentre si allontanava.

De Zerbi è tornato con toni duri e minacciosi puntandogli il dito contro. Al minuto 59’ il nuovo scontro dopo il gol annullato al Brighton, la rete del potenziale 2-1. In conferenza stampa i due hanno provato a dare le loro motivazioni.

De Zerbi: “Mi ha mancato di rispetto”
“Rispetto sempre tutti, dentro e fuori dal campo, ma non mi piace quando la gente mi manca di rispetto. Nel calcio però ci sono delle situazioni normali. Punto. Queste sono cose personali. E’ una cosa personale, io gli ho detto solamente la mia opinione. Non ho usato parolacce, nulla di tutto questo, solo la mia opinione. Il cartellino rosso è il risultato di questa situazione che si è creata. Io non ho mai detto nulla all’arbitro, non ho messo alcuna pressione al direttore di gara e non mi piace quando l’altra panchina fa pressioni sull’arbitro. In una situazione come questa, in questo stadio, un arbitro va aiutato, non messo sotto pressione. Mi dispiace, è stata la prima volta in carriera. Se controllate la mia carriera non vedrete mai tanti cartellini rossi. Non meritavo l’espulsione”.

La replica di Stellini: “Non parlo di quello che è successo in campo”
"Posso solo dire che quello che è successo in campo rimane in campo. A volte anche se sembra che qualcosa sia andata male, non è veramente così. Voglio far capire a tutti che questa è la mia seconda partita da allenatore del Tottenham e voglio portare rispetto a tutti gli allenatori della Premier League. Quando parlo degli allenatori, parlo sempre come se fossi una persona che deve imparare da tutti quelli che lavorano in Premier League. Voglio portare rispetto a tutti, quindi non parlerò di quello che è successo in campo”.

di Mario Lorenzo Passiatore

VAI ALLA CATEGORIA

Calcio Estero

CONDIVIDI