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Buffon svela il suo allenatore: “Ho conosciuto poche persone intelligenti come lui. Ha una preparazione eccezionale…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 25/03/2023

Il portiere del Parma ha raccontato la sua esperienza con un tecnico che ha avuto solo per una stagione, ma è stata sufficiente per capirne lo spessore umano e professionale. Adesso è nuovamente sotto la luce dei riflettori: “E’ un uomo che in un attimo entra in empatia con lo spogliatoio. E’ una cosa che ho visto fare in pochissimi nella mia carriera”

Thomas Tuchel, è il personaggio del momento, in queste ore è tornato in panchina dopo l’esonero di Julian Nagelsmann da parte del Bayern Monaco. Una decisione che ha colto di sorpresa i media tedeschi, ma non chi vive all’interno del club. Le ultime dichiarazioni dei vertici, da Kahn a Salihamidzic, avevano già lasciato degli indizi importanti in tal senso.

In queste ore, Gigi Buffon, ospite alla Bobo TV, ha parlato di Tuchel. I due hanno condiviso l’esperienza sotto la Torre Eiffel con il PSG. Il portiere del Parma ha parlato benissimo del tecnico tedesco che nel 2020 venne esonerato dai parigini e nel 2021 conquistò la Champions League al Chelsea. Buffon sembra non avere dubbi, nessuno è così preparato.

“Ho conosciuto poche persone così intelligenti come lui. E’ un uomo che in un attimo entra in empatia con lo spogliatoio. E’ una cosa che ho visto fare in pochissimi nella mia carriera. E’ una persona credibile agli occhi dei calciatori, riesce a trasmettere energie positive. E’ eccezionale sul piano degli allenamenti e della proposta offensiva e quando è arrivato a Parigi era quasi nessuno. Non aveva ancora la fama di allenatore top. Un po’ a discapito della fase difensiva, ma in generale all’estero la fase difensiva si fa veramente poco. Provavamo veramente poco, ma devo dire che con gente come Thiago Silva non c’era bisogno di cercare il raddoppio, era quasi sempre uno contro uno”.

Buffon poi è tornato sulla sua esperienza a Parigi, rivelando di essere stato troppo avventato nel prendere la decisione di andare via. Anche perché il rinnovo era pronto, ma accadde qualcosa con i dirigenti.

“Mi è dispiaciuto aver lasciato il PSG, mi sono pentito. E’ stata la più bella esperienza di vita. Loro volevano rinnovarmi il contratto, ho rinunciato a dieci milioni l’anno perché avevano già scelto Areola come nuovo titolare. Alla fine mi sono mangiato le mani: Areola in tournee fece male e il PSG tornò sul mercato per prendere Keylor Navas. Non ho avuto pazienza e sono stato troppo frettoloso”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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