Serie A

Di Canio affonda l’Inter di Inzaghi: “C’è un po’ di autogestione. Lukaku che guarda la panchina e poi… ”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 13/03/2023

L’opinionista Sky non è stato per nulla tenero con i nerazzurri, al centro delle polemiche la gestione dello spogliatoio da parte di Inzaghi. “Deve migliorare nella comunicazione. Non è questa la caratura da allenatore di una grande squadra, poi sul momento…”

Un focus sulla crisi dell’Inter. Dopo la sconfitta con lo Spezia, è partito ufficialmente il processo a Simone Inzaghi e la sua Inter. La squadra continua a far fatica in trasferta e con le piccole, un’alternanza di prestazioni che ha alimentato il dibattito praticamente alla vigilia di una gara spartiacque: il ritorno di Champions League in casa del Porto. Tra le analisi più severe c’è sicuramente quella di Paolo Di Canio, l’opinionista Sky Sport ne ha parlato al Club d Fabio Caressa. Tanti temi i dibattuti, tra cui il modo di comunicare a microfoni accesi, pre e post partita.

“Non mi spiego le difficoltà fuori casa. Deve dare qualcosa anche Inzaghi. È una squadra che è diventata così fragile che non ha meccanismi o è un problema di atteggiamenti? Le mani alzate, Lukaku che guarda la panchina, Lautaro che si prende la bega del rigore, c'è un po' di autogestione".

Poco equilibrio tra una gara e l’altra e troppi svarioni all’interno della stessa partita. Perché adesso emergono tutti i punti deboli del gruppo in un momento così delicato della stagione? Di Canio ha provato a dare una sua chiave di lettura.

“Le partite importanti si caricano da sole, non c'è bisogno della discussione del giorno prima. Sotto l'aspetto motivazionale però vince la Supercoppa e poi contro squadre inferiori in quattro partite fa due punti. Inzaghi deve migliorare nella comunicazione. Non è questa la caratura da allenatore di una grande squadra. Non mi spiego le difficoltà fuori casa. Deve dare qualcosa anche Inzaghi. È una squadra che è diventata così fragile che non ha meccanismi o è un problema di atteggiamenti? Le mani alzate, Lukaku che guarda la panchina, Lautaro che si prende la bega del rigore, c'è un po' di autogestione".

Per Di Canio il tecnico non sarebbe l’unico responsabile, ma il primo indiziato a dare una scossa al gruppo e riportare lo spogliatoio verso la retta via. Tutti i dubbi dell’opinionista in vista del futuro prossimo dei nerazzurri.

"È chiaro che non è Inzaghi l'unico problema, serve però un po' di personalità per avere a che fare con gente di 33-34 anni che ormai ha un po' di pelo sullo stomaco. Lui è molto bravo a gestire, ma all'Inter serve un allenatore con determinate caratteristiche. Inzaghi non sembra in grado di stimolare i giocatori in un momento in cui le gerarchie sono cambiate. Brozovic è diventato prima riserva, Lukaku era titolare inamovibile e ora gioca soltanto quando serve far riposare Dzeko. Non è una situazione facile da gestire".

di Mario Lorenzo Passiatore

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