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Serie A
Vieri, che bordata a Lukaku: “In quest’Inter vincerei la classifica cannonieri ogni anno, invece…”
di Mario Lorenzo Passiatore
Pubblicato il 12/03/2023
L’ex attaccante dell’Inter ha analizzato le ultime prestazioni dei nerazzurri e nella sua disamina non ha risparmiato nessuno. Nel mirino Lukaku, i conti non tornano: specie quando arrivano tanti rifornimenti dalle fasce per gli attaccanti. “Ci sono più giocatori che lo mettono in posizione buona, ma…”
Non è il miglior momento per l’Inter che nell’avvicinamento al Porto in vista degli ottavi di ritorno di Champions League, ha fatto un altro passo falso in campionato contro lo Spezia. I nerazzurri l’avevano ripresa dal dischetto con Lukaku, per poi tornare in svantaggio con il gol di Nzola che ha sancito il 2-1 definitivo. Tante polemiche a caldo, il day after è stato ancora peggio per l’Inter, ora dovrà rimettersi subito in carreggiata per evitare un tracollo in coppa.
E’ finito sotto processo Simone Inzaghi, il tecnico nerazzurro ormai è nel mirino della critica da diverso tempo, a causa del rendimento altalenante dei suoi giocatori. Male soprattutto in trasferta e con le piccole. E’ una squadra che non riesce ad avere continuità di risultati e di rendimento. In queste ore dal salottino della Bobo TV ha parlato Vieri, l’ex attaccante nerazzurro è apparso visibilmente contrariato per quanto fatto dall’Inter nell’ultimo periodo. E ha attaccato Lukaku per le ultime prestazioni, apparso poco partecipe quando la squadra crea negli ultimi sedici metri.
"L'Inter in casa crea dieci occasioni a partita, gioca bene. Hai Dumfries che crossa, Dimarco che crossa, hai Barella. Ci sono più giocatori che mettono in posizione buona Lukaku. Vi dico una cosa: se io giocassi in quest'Inter, vincerei la classifica cannonieri tutti gli anni".
La sentenza finale di Vieri ha fatto storcere il naso a una frangia del tifo nerazzurro e ricevuto consensi da un’altra fetta di tifosi. Ad oggi, il problema non può essere solo Lukaku. Per Vieri, però, resta uno dei problemi dell’Inter.
di Mario Lorenzo Passiatore
