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Cassano duro: “Vlahovic ha sbagliato ad accettare la Juve”. Poi Adani torna ad attaccare Allegri

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 06/03/2023

Piovono nuove accuse all’indirizzo di Max Allegri da parte di Adani e Cassano subito dopo il Ko con la Roma di Mourinho. “Non penso che il Tottenham, il Lipsia, il Benfica abbiano la rosa più forte della Juve. Io non vivo per il consenso, ma vi invito a chiedere ai padri, ai nonni, cos’era la Juve di Boniperti…”

E’ tornato a parlare di Juve Antonio Cassano nel corso del consueto appuntamento della Bobo TV. Ha provato ad analizzare la sconfitta dei bianconeri contro la Roma e poi ha speso parole forti nei confronti di Dusan Vlahovic che non sta attraversando un grande momento di forma. Per Cassano, l’attaccante serbo non doveva accettare l’offerta della Juve, ma andare all’estero per fare nuove esperienze formative.

“A 20 anni devi crescere, devi scegliere la situazione ideale per migliorare. Ho sempre detto che dopo la Fiorentina lo step successivo per lui era il Borussia Dortmund o l’Arsenal, due club che avrebbero valorizzato le sue qualità. Allora sì poteva giocarsela con Haaland. Ha perso del tempo e non ha fatto lo step successivo per la sua crescita sportiva. Sono scelte, il momento sbagliato gli ha fatto perdere tempo. Io credo che la Juve cambierà allenatore a fine stagione, sono troppe le cose che non funzionano.”

Adani torna a pungere Allegri: “Io non vivo per il consenso, dico quello che penso”
L’opinionista di Rai Sport è tornato a puntare il dito contro Max Allegri nel salottino della Bobo TV. “Non penso che il Tottenham, il Lipsia, il Benfica abbiano una rosa più forte della Juve, eppure sono agli ottavi. Tre punti nel girone per la Juve. E’ questo quello che non va e spesso non si dice pubblicamente. Io non vivo per il consenso, ma vi invito a chiedere ai padri, ai nonni, cos’era la Juve di Boniperti. Era una squadra attrattiva, dominante, rispettata. Era la squadra dell’Avvocato, una classe senza precedenti. Adesso sembra aver perso i suoi valori anche per questa proposta di gioco arida”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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