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Tifoso non vedente scrive a Repice, lui risponde: “Quando leggo certe cose dico che ne vale la pena”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Francesco Repice Facebook

Pubblicato il 28/02/2023

Con il supporto dei suoi cari e della tecnologia, un ragazzo di Napoli ha scritto al noto radiocronista di Radio Rai sui social, commentando un video su Facebook. Il messaggio ha fatto breccia nel cuore di Repice che l’ha ringraziato: “Quando parlo con me stesso mi chiedo se ne è valsa veramente la pena, poi…”

I social sono un posto che, di rado, sanno ancora emozionare. Capita di leggere messaggi commoventi all’indirizzo di personaggi pubblici. Gente che si ispira professionalmente al proprio idolo, o semplicemente, ne ammira la sue gesta. Pasquale Angeli, è un ragazzo non vedente, che ha ascoltato con grande interesse l’intervista di Francesco Repice a Cronache di Spogliatoio.

Il noto radiocronista di Radio Rai si è raccontato, tra storie e vecchi aneddoti che lo hanno riportato indietro negli anni. Un viaggio nel tempo, lungo e coinvolgente, fatto di insegnamenti, cronache e innumerevoli partite. E’ la voce della radio, quella che ti spinge dal divano, in macchina, da qualsiasi posto, a immaginare tutto quello che sta accadendo all’interno del rettangolo verde.

La palla si muove in ogni zona del campo, la narrazione di Repice è talmente puntuale e minuziosa da far venire la pelle d'oca. Repice è gli occhi dei radioascoltatori, nel caso di Pasquale è anche anima, passione e sentimento. Così, assistito dai suoi cari ha deciso di scrivere sui social, per dirgli in poche righe semplicemente una cosa: grazie per le emozioni che trasmetti partita dopo partita.

“Mi chiamo Pasquale e ti scrivo da Napoli. Sono una persona non vedente. Anzitutto volevo ringraziarti per esserti raccontato perché mi ha dato la possibilità di conoscerti più da vicino. Volevo anche ringraziarti per avermi fatto conoscere un po’ di più Sandro Ciotti ed Enrico Ameri. Quando hai parlato delle partite a scopone fatte con Sandro mi è venuto da sorridere, specie quando hai menzionato gli sparigli. Conoscendo questo gioco mi sono effettivamente detto: sì, gli sparigli sono complicati da ricordare. E poi è vero giocare a scopone con le carte francesi non è proprio il massimo. Comunque, la cosa più sentita che volevo dirti, è che quando commenti una partita di calcio ci dai delle emozioni veramente particolari. Grazie per come svolgi il tuo lavoro e per come fai vivere le sensazioni dell’intera partita”.

Repice è emotivamente coinvolto al punto da rispondere nei commenti. Poche righe, tante domande nel suo percorso e un enorme grazie. A Pasquale, a chi come lui vive per ascoltare e sente le vibrazioni del cuore dietro una radiolina. La vecchia (sempre attuale) compagna di viaggio.

“Caro Pasquale, ogni tanto parlo con me stesso e mi chiedo se ne è veramente valsa la pena: troppa strada, troppa fatica, troppe rinunce. Poi però mi arriva il tuo messaggio e allora mi metto di nuovo a parlare con me stesso e mi rispondo: si ne è valsa la pena. Grazie di tutto”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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