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Ancelotti: “Ramos? C’era un giocatore al Milan che si allenava solo un giorno e giocava sempre”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 24/02/2023

La decisione di De la Fuente di escludere Ramos dalla nazionale non è piaciuta neppure a Carlo Ancelotti. Il tecnico italiano ha riportato una serie di esempi di calciatori sotto la sua gestione che giocavano a prescindere dalla carta d’identità. “Quando ho lanciato un portiere di 17 anni, è perché era bravissimo, e così è stato fino a 40 anni…”

Sergio Ramos e la Roja, una storia al capolinea finita per volontà di Luis De la Fuente. Il neo selezionatore della Spagna ha chiamato in questi giorni il difensore del PSG per comunicargli che il nuovo corso della nazionale avrebbe fatto a meno delle sue prestazioni. De la Fuente vuole ripartire dai giovani e considera ormai un capitolo chiuso quello di Ramos con la nazionale spagnola. Così, l’ex difensore del Real Madrid, ha scritto una lettera polemica mandando dei segnali chiari e inequivocabili all’attuale commissario tecnico.

"Con tanto dispiacere, è la fine di un percorso che speravo fosse più lungo e che terminasse con un miglior sapore, all’altezza di tutti i successi che abbiamo ottenuto con la Roja. Umilmente, credo che questa traiettoria meritasse di chiudersi per una decisione personale o perché il mio rendimento non fosse all’altezza di ciò che si merita la nostra nazionale, e non per una questione di età o per altre ragioni che senza averle ascoltate direttamente ho sentito in giro".

Sulla vicenda è intervenuto anche Carlo Ancelotti che ha avuto il piacere di allenare il difensore spagnolo nel corso del suo primo ciclo a Madrid. Durante la conferenza stampa pre Atletico Madrid, l’allenatore italiano si è schierato con Ramos, pizzicando il selezionatore per questa drastica decisione. Ha fatto l’esempio di un giocatore del Milan che giocava sempre, nonostante si allenasse poco e avesse quasi 40 anni.

"Se un giocatore è capace non importa quale sia la sua età. Avere 17 anni non ti obbliga a giocare se non lo meriti e lo stesso vale al contrario per chi ne ha 35, 36 o 37. Quando ho lanciato un portiere di 17 anni, è perché era bravissimo, e così è stato fino a 40 anni. Lo stesso per Maldini, a 39 anni si allenava una volta a settimana soltanto ma alla fine giocava lui perché era meglio degli altri". 

di Mario Lorenzo Passiatore

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