Calcio Estero

Petit attacca Donnarumma: “Non progredisce, vi dico tutti i deficit del suo gioco”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 14/02/2023

L’ex calciatore della nazionale francese ha criticato aspramente le prestazioni del numero uno del PSG. Ha messo sul tavolo della bilancia i difetti tecnici e mentali del portiere italiano: “Esita sempre, è spesso alle calcagna e troppe volte resta incollato alla sua linea quando…”

Non è sicuramente il miglior momento per Gigio Donnarumma sia in Ligue 1 che in Champions League. Fatale la sua incertezza sulla conclusione di Coman che ha regalato la vittoria nella gara di andata al Bayern di Julian Nagelsmann. In Francia sono arrivate una serie di critiche all’indirizzo del portiere azzurro. E’ finito nel mirino di Emmanuel Petit, campione del Mondo e d’Europa con la Francia nei due cicli del ’98 e del 2000. L’ex centrocampista di Arsenal, Barcellona e Chelsea non è stato per nulla tenero con il portiere del PSG.

“Lo biasimo per non essere stato allo straordinario livello che aveva con la squadra azzurra quando è diventato campione d’Europa. Era brillante. Posso capire che dal suo arrivo la competizione con Navas sia stata per lui un problema. Aveva spesso il suo fantasma dietro di sé. Ma dopo la sua partenza avrebbe dovuto avere un attimo di respiro e così non è stato”.

L’analisi entra nel dettaglio, dall’aspetto tecnico a quello mentale, secondo Petit è un periodo in cui stanno emergendo le varie lacune del portiere, anche per mancanza di serenità non riesce ad essere preciso e dare sicurezza all’intero reparto difensivo.

“Sinceramente non lo vedo progredire. Nella leadership o nella sicurezza che può dare, anche se questa responsabilità è condivisa con i difensori. Ma che si tratti del suo gioco coi piedi o delle sue uscite aeree con la palla - mentre il ragazzo è alto 2 metri - si muove costantemente. Esita sempre, è spesso alle calcagna, e troppe volte resta incollato alla sua linea quando il PSG è lontano dalla sua porta. Tuttavia, aveva ottimi allenatori dei portieri. Ci sono molti deficit nel suo gioco oggi”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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