Calcio Totale Racconta

Zeman: “Oltre mille panchine ma voglio ancora divertirmi, se chiama quella squadra…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 26/01/2023

Il boemo ha parlato durante la presentazione del suo libro e ha lasciato intendere che non ha nessuna intenzione di smettere, soprattutto se dovesse arrivare una proposta seria per l’immediato futuro: “Potrei anche pensare di tornare ad allenare in quella che è stata la città che ha dato i natali a una mia bisnonna…”

“La bellezza non ha prezzo”, è il titolo della biografia del boemo dove racconta la sua vita totalmente immersa nel mondo dello sport. L’infanzia in Repubblica Ceca, i rapporti con papà e con lo zio Čestmír Vycpálek, ex calciatore e allenatore della Juventus. I primi viaggi in Italia, la Sicilia e il continuo vagare per la penisola sempre pronto ad accettare una nuova avventura. 

Zeman, nel libro, oltre a parlare delle sue esperienze in panchina, dedica un approfondimento dettagliato sulle vicende Doping che segnarono gli anni '90 e primi 2000. Un tema di forte attualità, specie in questi giorni dopo le dichiarazioni di diversi calciatori (Dino Baggio in primis), che ha manifestato una certa preoccupazione per le sostanze assunte durante l’attività agonistica.

Tra le righe, sembra di fare un salto indietro nel tempo, ma sempre con una ventata di attualità e freschezza, perché tante cose è come se tornassero ciclicamente sotto il mirino dei media. Ieri si è presentato a Trieste per parlare proprio della sua biografia e alla domande dei giornalisti (poi riprese dal Piccolo Trieste), si è lasciato sfuggire una dichiarazione sul suo futuro.

"Trieste? Gran bella città, con uno stadio altrettanto bello. Il mio amico Carmine Gautieri mi ha detto però che è una piazza esigente. Se ci fosse un progetto serio da parte della Triestina, potrei anche pensare di tornare ad allenare in quella che è stata la città che ha dato i natali a una mia bisnonna: dopo oltre mille panchine io ho ancora voglia di divertirmi. E di divertire".

Quasi 76 anni e non ha nessuna intenzione di andare in pensione. La voglia di mettere gli scarpini e tornare in campo ad allenare è sempre nei suoi pensieri. Vorrebbe solo il treno giusto su cui salire. Due tiri alla classica sigaretta, in attesa della prossima chiamata.

di Mario Lorenzo Passiatore

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