Serie A

Allegri: “Il Real Madrid? Non mi sono mai pentito, perché…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 22/01/2023

L’allenatore bianconero ha parlato del suo recente passato e di quello che sta accadendo intorno al mondo Juve nel corso dell’intervista post gara contro l’Atalanta. “Serve un po’ di follia e di incoscienza, magari sperando che le altre perdano qualcosa. È ancora tutto da giocare”

Dopo il pirotecnico 3-3 contro l’Atalanta, l’allenatore della Juve ha parlato della prestazione della sua squadra, reduce da una settimana a dir poco turbolenta per quanto accaduto al di fuori del rettangolo di gioco con la vicenda plusvalenze. Ha fatto i complimenti ai suoi giocatori per la prestazione, con un pizzico di rammarico per non aver portato a casa i tre punti. Al termine della partita a Sky Sport, gli è stato chiesto se si fosse mai pentito di aver declinato l’offerta del Real Madrid prima di tornare alla Juve.

“Io delle scelte non mi pento mai, quando si fanno in quel momento sono giuste. Sono molto contento di essere alla Juventus, nella vita si hanno anche delle difficoltà che ti aiutano a crescere, sono felice di far parte di questo club e non ho alcun rimpianto. Quando faccio le scelte ne sono convinto, poi ovviamente non ho la sfera di cristallo. Stiamo facendo crescere bene dei giovani e ci sono le basi per un bel futuro”.

Si è parlato di campo ma anche di tutto quello che sta succedendo oltre il rettangolo verde. Con la sanzione comminata ai bianconeri nell’attuale campionato, un asterisco in classifica che vale quindici punti in meno. Di fatto, il tecnico livornese ha cercato di riportare tutto sul piano del campo, che è l’unico posto in cui la squadra può realmente incidere.

“Noi dobbiamo pensare solo al calcio e non farci distrarre da ciò che succede all’esterno, stasera era importante fare risultato e speriamo domenica di tornare a vincere. Non è facile ritrovarsi decimi in classifica, ma è ancora tutto aperto. La squadra ha fatto 38 punti, è il Napoli che viaggia a un livello difficile da raggiungere. Abbiamo un gruppo di lavoro che ha orgoglio e responsabilità, siamo la Juventus e dobbiamo portare in alto la squadra più gloriosa d’Italia. Serve un po’ di follia e di incoscienza, magari sperando che le altre perdano qualcosa. È ancora tutto da giocare”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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