Calcio Estero

Guardiola ricorda Vialli tra pane, salame e golf: l’ultimo aneddoto di Pep

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 09/01/2023

L’allenatore del Manchester City ha raccontato nel corso della conferenza stampa il suo ultimo incontro con Vialli a Maiorca. Una chiacchierata tra amici, tanto calcio ma anche vita vera con la battaglia contro il tumore. “Non sarà dimenticato. Dobbiamo ricordarlo con un grande sorriso, ha reso le nostre vite migliori”.

Si è fermato il mondo del calcio per omaggiare Luca Vialli, scomparso a 58 anni per il tumore al pancreas. Un calvario durato cinque anni, durante i quali si è curato e ha assecondato i suoi desideri più grandi: lavorare col Mancio in nazionale e coronare il sogno europeo, racchiuso in quell’abbraccio storico tra i due nella notte di Wembley. Un frame dopo l’altro, tutti i compagni di squadra hanno lasciato un pensiero per Luca. Amici, giocatori, ex calciatori, allenatori. L’ultimo in ordine cronologico è stato Pep Guardiola che, nel corso della conferenza stampa, ha voluto tracciare il profilo dell’uomo e del personaggio Vialli.

“Ovviamente a nome del Manchester City a sua moglie e alle sue figlie un grande abbraccio. Difficile trovare qualcuno più carismatico. Ho avuto la fortuna di incontrarlo su un campo da golf con la sua fondazione ‘Vialli e Mauro’ e sono abbastanza sicuro che Massimo Mauro porterà avanti la sua eredità. Quanto al resto, nella vita di un calciatore io so quanta cura ci si prende del proprio corpo, della propria vita, di tutto. E capisci che alla fine la nostra vita è una moneta, a volte finisce da un lato, altre volte da un altro. Voglio ringraziare la nazionale italiana, specialmente Roberto Mancini per averlo coinvolto negli ultimi anni con la nazionale quando hanno vinto gli Europei. E so che farne parte, l’ha fatto sentire vivo, gli ha fatto sentire di avere ancora un ruolo”.

Guardiola ha raccontato un aneddoto su Vialli, l’ultima volta che ha avuto il piacere di scambiare due chiacchiere: pane, salame e una partita di golf. Tra calcio e problemi di vita vera, la battaglia che Luca stava portando avanti con il “nemico indesiderato” che poi con il tempo ha preso il sopravvento.

“Difficile che mi trovi a parlare di una persona come mi trovo a parlare di lui. Aveva un carisma incredibile, l’ultima volta su un campo di golf a Maiorca. Abbiamo giocato e un giorno siamo arrivati in ritardo. Avevamo entrambi fame e abbiamo cominciato a mangiare formaggio e salame con una buona bottiglia di vino. E’ stata una conversazione incredibile e mi ha spiegato come stava lottando. E, purtroppo, non ce l’ha fatta. Ma ho visto Sky, le reazioni in Italia. Succede perché era qualcosa di assolutamente unico. Non sarà dimenticato. Dobbiamo ricordarlo con un grande sorriso, ha reso le nostre vite migliori”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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