Serie A

Adani punge ancora Allegri, non ha gradito una frase in conferenza

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 08/01/2023

L’opinionista Rai ha commentato a 90° minuto le parole dell’allenatore della Juve e ha ripreso un passaggio del post partita durante la diretta. Una nuova puntata della diatriba a distanza tra i due: Lui ha tenuto la squadra concentrata quando non c’erano nemmeno i cambi e…”

La Juve conquista l’ottava vittoria consecutiva, ancora una volta di misura. Contro l’Udinese decisivo il gol di Danilo allo scadere della seconda frazione. Un filotto di partite che permette ai bianconeri di rilanciare le ambizioni da vertice e piazzarsi al secondo posto in classifica, appaiati a quota 37 con il Milan. Sono sette le lunghezza di distacco dal Napoli capolista e venerdì ci sarà proprio lo scontro diretto che potrà riaprire i giochi o dare ulteriore autostima e vantaggio ai ragazzi di Spalletti.

Nonostante la Juve abbia ritrovato continuità nei risultati, ma non ancora nelle prestazioni, c’è ancora chi storce il naso. E’ la vecchia, ma sempre attuale, diatriba con Lele Adani, opinionista di Rai Sport e 90° minuto. Allegri al termina della partita ha commentato così in conferenza stampa la prestazione dei suoi.

“Credo che, se non prendi gol, mal che vada pareggi. Questo l'hanno ricostruito i giocatori, con un atteggiamento diverso. Fare un centimetro in più. Il merito è della squadra. Di chi gioca, di chi subentra. E' l'unico modo per giocare più partite possibili. Sperando che possano rientrare anche gli altri, per far respirare chi giocherà una partita ogni 4 giorni".

Adani non avrebbe gradito la prima affermazione del tecnico livornese, così sollecitato in studio per una disamina, ha espresso il suo parere forzando la mano contro l’allenatore bianconero. "Lui ha tenuto la squadra concentrata quando non c’erano nemmeno i cambi, solo i giovani. Ricordo che con 38 0-0 si retrocede, i gol bisogna farli. La Juve vuole vincerla la partita". Adani continua a pungerlo a distanza, stavolta i temi sono due: la prestazione della squadra e i gol fatti. Nuovo atto, stessa musica. Al prossimo episodio.

di Mario Lorenzo Passiatore

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