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Vialli, il dramma, la beneficenza e i consigli: una raccolta di post-it per i giovani

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Nanopress

Pubblicato il 06/01/2023

Un gigante che per anni ha sostenuto la ricerca contro la SLA e ha spesso dispensato consigli ai più giovani e per la sua famiglia. Soprattutto durante la malattia: “Non bisogna darsi delle arie, serve ascoltare di più e parlare di meno, poi migliorarsi ogni giorno...”

Sono tanti post-it sparsi per casa, nelle stanze del cuore, nell’anima, nella testa. Le sue parole risuonano come musica nella orecchie di chi prova a rileggere il suo percorso, un tratto della sua vita. Il paradosso è che l’aspetto umano supera di gran lunga la storia vincente del calciatore.

Il campione è anche questo, un mix di saggezza che sa essere convincente con le persone vicine. La famiglia di sangue e quella acquisita. Lo spogliatoio, il gruppo, gli amici, il mondo Vialli. Le parole non sono banali, arrivano durante la sua lotta contro la malattia, tra una ricaduta e l’altra non è poi così scontato trovare il modo giusto per dare i consigli agli altri.

 La testa vive già una sua battaglia interiore contro il ‘nemico indesiderato’, come l’ha definito più volte lui. Un ospite, forse di passaggio, che si è preso gradualmente la scena di un uomo di 58 anni. Nel corso di un’intervista rilasciata a Cattelan “Una semplice domanda”, ha parlato di sé stesso, ma soprattutto degli altri. Le figlie, i suggerimenti su come vivere i momenti meno belli della vita, il futuro. Nel dramma, prima gli altri. Questo è il vero atto di grandezza del personaggio.

“Spero di vivere il più a lungo possibile, però mi sento molto più fragile di prima e ogni comportamento mi porta a fare questo ragionamento, cioè: ‘È la cosa giusta che sto mostrando alle mie figlie?’. In questo senso, cerco di essere un esempio positivo, cerco di insegnare loro che la felicità dipende dalla prospettiva attraverso la quale tu guardi la vita. Cerco di spiegare loro che non devi darti delle arie, devi ascoltare di più e parlare di meno, migliorarti ogni giorno, devi ridere spesso e aiutare gli altri. Secondo me, questo è un po’ il segreto della felicità”. 

Sono tanti i frammenti di vita riassunti in una singola dichiarazione, potrebbe essere una raccolta di post-it da diffondere in casa, sul lavoro, nei luoghi di condivisione. Per ricordarci, che i suggerimenti più belli arrivano da chi il dramma lo vive sulla propria pelle, da una dimensione e da una prospettiva totalmente differente. Da diversi anni ha sostenuto la ricerca scientifica contro la SLA, insieme all’amico Massimo Mauro. Una lotta continua fatta di beneficenza e supporto morale nei confronti di chi stava per perdere qualsiasi cosa: la cognizione del tempo e, soprattutto, della vita.

di Mario Lorenzo Passiatore

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