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Un ex calciatore: “Martinez un pagliaccio, che Dio ci aiuti. La gente pensa che…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 25/12/2022

Continua a far rumore quanto accaduto al termine della finale tra Francia e Argentina. Stavolta a scagliarsi contro Martinez è stato Graeme Souness, ex calciatore del Liverpool, il Sun nel 2008 lo inserì tra i giocatori più fallosi di sempre. “Martinez? Se è per questo che vuole essere ricordato, che Dio ci aiuti tutti"

Campione del Mondo ma anche campione di polemiche. Non si placano le discussioni intorno a Emiliano Martinez, che si è prima preso la scena in campo dal dischetto e poi subito dopo con un’esultanza a dir poco singolare. Ha riportato il premio del miglior portiere ad altezza genitali, insomma un gesto non proprio nobilissimo in mondovisione.

Gli sfottò sono proseguiti poi nello spogliatoio, con il coro contro Mbappé e, come se non bastasse, durante la festa in Argentina ha esultato con il pupazzetto del calciatore francese. In Francia non hanno gradito tutto questo folclore indirizzato agli avversari piuttosto che alla festa in sé. In queste ore ha parlato anche Graeme Souness, ex leggenda del calci scozzese e del Liverpool, con i Reds ha vinto praticamente tutto. Non ha gradito per nulla l’atteggiamento del portiere argentino.

"Gran parte del dibattito post-mondiale si è incentrato sul suo comportamento durante i calci di rigore. Posso accettare quelle buffonate, fino a un certo punto, ma ciò di cui dovremmo parlare di più è il gesto maleducato che ha fatto dopo aver ritirato il suo trofeo per il miglior portiere del torneo. C'è davvero gente che si diverte guardando una cosa del genere? Martinez ha messo in imbarazzo sé stesso e il suo Paese. Sembrava un pagliaccio volgare. Se è per questo che vuole essere ricordato, che Dio ci aiuti tutti".

Poi è entrato nelle questioni tecniche distaccandosi dalle ultime vicende relative ai festeggiamenti, almeno in parte. "Mi piace come portiere, ha fatto bene con l'Argentina e all'Aston Villa. Ma è incredibile che possa pensare che simili gesti siano appropriati. Non capisco perché abbia deciso di farlo davanti agli occhi di tutti. Che rispetto mostra per i suoi avversari e anche per sé stesso? Avrebbe potuto essere ricordato per gli anni a venire ma sfortunatamente anche quell'immagine fa ormai parte della storia della finale".

di Mario Lorenzo Passiatore

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