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Totti: “Con Ronaldo sembra di rivivere la mia situazione. Maradona o Messi? Vi dico…”

di Mario Lorenzo Passiatore

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Pubblicato il 15/12/2022

L’ex capitano della Roma si è confessato su Twitch parlando di Mondiale ma anche della sua carriera da calciatore. Tanti i temi caldi affrontati: Messi, Ronaldo, Maradona e la sua ‘vecchia Italia’: “L’Italia del 2006 oggi sarebbe arrivata tra le prime quattro. Eravamo forti, avevamo tutto per arrivare in fondo”

Francesco Totti è intervenuto ai microfoni di Bepi TV su Twitch, ha parlato di Mondiale, della sua carriera da calciatore e della nazionale italiana del 2006. Insieme a Candela, Frey e i giornalisti Pellegatti e Biasin che lo hanno stuzzicato sui temi del momento. Parole al miele per Cristiano Ronaldo e Leo Messi, con l’argentino che domenica disputerà la finale contro la Francia.

“E’ un Mondiale bello, poi dal vivo fa un certo effetto. Resta sempre la competizione più bella al Mondo, te la porti per tutta la vita. Maradona è il calcio, Messi è il più forte ora, sotto Maradona. Non è semplice trovare gli aggettivi giusti, ci metto anche Ronaldo in mezzo. Sono giocatori che fanno parte di un’altra categoria”.

Il periodo nero di Cristiano Ronaldo
"Mi sembra di rivivere la mia situazione. Da fuori è facile parlare, bisogna parlare dall’interno per sapere. Cristiano va rispettato in tutto e per tutto. Non ha bisogno dei miei consigli, però ci sono passato e so cosa si prova quando ti mettono da parte. Con i modi e i tempi bisogna parlargli con tranquillità, ha fatto tanto per tutti".

Messi e il Mondiale
“Messi del Barcellona era di un’altra categoria, a Parigi fa comunque la differenza ma è una cosa diversa. Al Mondiale è tornato ai suoi livelli, ora gli manca l’ultimo tassello per chiudere il cerchio”.

Rimpianti sul mancato addio alla Roma?
"
Nel 2004 ero a un bivio: rimango per sempre o vado a Madrid?. Ha deciso il cuore, non ho badato ai soldi, ai trofei, ho pensato a finire la mia carriera con la maglia che ho sempre tifato e sempre tiferò".

La sua Italia
“L’Italia del 2006 oggi sarebbe arrivata tra le prime quattro. Eravamo forti, avevamo tutto per arrivare in fondo e lo avremmo fatto anche ora. Sono convinto di questa cosa”.

I numeri dieci
“E’ difficile trovarli in questo periodo. Si punta più sul fisico che sulla tecnica. C’è più combattimento che divertimento, ma il calcio è divertimento. Se diventa un gioco duro, è meglio giocare al rugby”.

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