Calcio Estero
Ansu Fati, il padre: “Ci avevano offerto un’altra nazionale, ma…”
di Mario Lorenzo Passiatore
Pubblicato il 21/11/2022
Il giocatore del Barcellona avrebbe potuto vestire un’altra maglia, prima della Spagna infatti si era mossa un’altra nazionale, già pronta ad attivare l’iter per naturalizzarlo. Ma qualcosa non è andato secondo i piani: “Mi hai portato in Spagna e io ci resto perché i miei amici e la mia vita…”
E’ nella lista degli attaccanti che Luis Enrique ha scelto per la spedizione in Qatar. Forse anche un po’ a sorpresa, visto un avvio di stagione non troppo esaltante con la maglia del Barcellona: tre gol in quattordici presenze nella Liga. Ma l’allenatore spagnolo ha sempre portato i giocatori più vicini alla sua idea di calcio, a prescindere dal periodo. Le Furie Rosse si preparano per l’esordio mondiale, domani contro la Costa Rica.
In queste ore Bori Fati, padre di Ansu Fari, ha rilasciato un’interessante intervista a Carrusel Deportivo, raccontando un aneddoto di suo figlio. Avrebbe potuto vestire un’altra maglia, almeno in nazionale, con il Portogallo che si era attivato per portarlo via. Un'offensiva che non andò a buon fine, in virtù della volontà del ragazzo.
"Poteva scegliere, ci hanno offerto la nazionalità. Lui però mi ha detto: 'Papà, come faccio ad andare in Portogallo se non so nemmeno parlare portoghese? Mi hai portato in Spagna e io ci resto perché i miei amici e la mai vita sono lì'. Ora fisicamente sta bene, l'infortunio al ginocchio è stato dimenticato per molto tempo. La gente vede che non è titolare, ma è perché ha bisogno di giocare, di avere minuti". Insomma, avanti tutta con la Spagna e ora, infortuni permettendo, è pronto a stupire e ritagliarsi un ruolo da protagonista in Qatar.
di Mario Lorenzo Passiatore
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