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Benzema si difende da un ex calciatore francese: “Tu parli troppo e…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 22/10/2022

Neanche il tempo di alzare al cielo il pallone d’Oro e di viversi in serenità le ore successive che, dalla Francia, sono arrivati i primi detrattori pronti a metterlo nuovamente in discussione. Un ex calciatore del Monaco e PSG, non lo considera tra i migliori giocatori francesi: “Se teniamo conto di tutte le generazioni di calciatori, non fa parte delle leggende del calcio perché…”

Karim Benzema sembra aver messo d’accordo quasi tutti dopo la vittoria del pallone d’Oro. Un riconoscimento personale per tutto quello che ha fatto specie nella passata stagione con la maglia del Real Madrid. Anche se, ormai è da un po’ di anni, da quando è andato via Ronaldo da Madrid, che è diventato il leader tecnico e carismatico della squadra di Ancelotti.

Si sa però, anche i più grandi hanno i loro detrattori che solitamente prendono forza nei momenti di debolezza dei grandi campioni. E invece, in perfetta controtendenza, l’attacco a Benzema è arrivato dopo la conquista dell’ambito riconoscimento di France Football. Direttamente da casa sua, dalla Francia ci ha pensato Jerome Rothen, ex calciatore di Monaco e PSG e attuale opinionista del suo format su RMCSport.

"Nella nazionale francese abbiamo una certezza di avere una stella più come Mbappé che con Benzema. Mbappé segna di più ed è più decisivo, più di qualsiasi altro attaccante. È essenziale. Benzema non fa parte delle leggende del calcio francese, se consideriamo tutte le generazioni di calciatori. Se riuscirà a vincere il mondiale, allora sì che sarà considerato una leggenda".

Rothen pensava di farla franca dopo aver sentenziato in maniera piuttosto netta in trasmissione. Invece il giudizio è arrivato dritto al destinatario e Benzema ha deciso di rispondere alle accuse a muso duro, attraverso i social: "Tu parli troppo. Resta concentrato". Rothen non ha perso tempo e ha scelto di replicare: “Quello che mi è dispiaciuto è che Karim abbia preso quello che ho detto come un attacco".

di Mario Lorenzo Passiatore