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Nunez – Klopp, il rapporto non decolla: “Non lo capisco quando parla, sembra che…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Flick - Commons

Pubblicato il 06/10/2022

Non è un bel periodo per l’attaccante del Liverpool che non riesce a esprimersi come vorrebbe negli schemi di Klopp. Sta faticando più del previsto, ma alla base dei suoi problemi ci sarebbero delle ragioni linguistiche: “"A volte mi sento indeciso su quello che devo fare, non ho fiducia in me stesso, ma…”

Quattro partite in Premier League, 177 minuti giocati, una squalifica di mezzo di tre giornate per condotta violenta. Eppure si era presentato bene in Community Shield contro il City di Pep Guardiola e un super gol di tacco con il Fulham. Le premesse non hanno avuto grande seguito nei mesi successivi, ma siamo appena ad ottobre e non si possono dare giudizi affrettati per l’uomo copertina dei Reds.

Darwin Nunez è costato 75 milioni di euro più bonus e Klopp ha chiesto alla stampa di attendere, di avere pazienza. L’attaccante uruguagio non si è ancora integrato negli schemi del tecnico tedesco, ma alla base di questo periodo grigio ci sarebbero dei problemi di comunicazione. Sì, avete capito bene. Nell’ultima intervista a ESPNColombia, Nunez ha raccontato diverse curiosità riguardanti il suo rapporto con Klopp.

"Onestamente quando il tecnico parla alla squadra io non capisco nulla. E devo chiedere ai miei compagni quello che è appena stato detto. Penso che il suo gioco sia molto chiaro, ci dice di fare cose semplici, di non avere paura di giocare il pallone e di avere fiducia in noi stessi. E poi, quando perdiamo il pallone, ci chiede di pressare".

Insomma, il bilancio di questi primi mesi non è poi così roseo. Lui sente la pressione e ha voglia di assorbire i meccanismi offensivi della squadra in fretta, ma ancora non ha trovato la sua dimensione per determinare come vuole lui, come faceva con la maglia del Benfica. Questione di feeling che dovrà crescere in fretta, intanto i compagni stanno provando ad aiutarlo in campo e fuori.

"A volte mi sento indeciso su quello che devo fare, non ho fiducia in me stesso. Ma continuando ad allenarmi e a giocare, le cose miglioreranno, anche perché il tecnico mi dà sempre fiducia. Così come lo fanno il suo vice Lijnders e Matos, entrambi parlano portoghese mi danno una mano traducendomi quello che dice l'allenatore. E poi ci sono i compagni di squadra, che mi parlano e mi dicono di rimanere calmo. E quando lo fanno io mi calmo davvero, perché so che se sbaglio qualcosa loro ci saranno sempre per me".

di Mario Lorenzo Passiatore

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