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Capello, Berlusconi e Ronaldo: “Presidente lasci perdere, vuole divertirsi con le donne”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 25/09/2022

Don Fabio ha raccontato la telefonata con il presidente Berlusconi ai tempi di Madrid. Il presidente del Milan voleva delle informazioni circa la vita privata del ‘Fenomeno’. Nonostante il parere negativo di Capello, l’operazione andò in porto. “E’ tra gli episodi più simpatici della mia carriera, soprattutto per la reazione di Berlusconi…

Il Festival di Trento organizzato da La Gazzetta dello Sport è sempre ricco di spunti e di aneddoti del vecchio calcio. Ospite dell’ultimo appuntamento Fabio Capello, l’allenatore friulano ha raccontato una serie di storie simpatiche che ha vissuto in prima persona nel corso della sua carriera. Dai rapporti con i presidenti, a quelli con i giornalisti e i calciatori. Legato da una profonda amicizia con Silvio Berlusconi, si è spesso confrontato con l’ex numero uno del Milan, anche quando lasciò Milanello per proseguire la sua carriera altrove.

Capello era in Spagna, nella sua seconda avventura madrilena non era contento della condotta del brasiliano Ronaldo. Spesso in sovrappeso, non amava confrontarsi con la bilancia di “Don Fabio”, né sacrificarsi per tornare in forma. Così, di comune accordo con Ramon Calderon, decise di tagliare il Fenomeno, un affare quasi concluso con una squadra araba. Ma nelle ore successive squillò il telefono, una chiamata che rimescolò le carte e cambiò le sorti della trattativa.

“Vi racconto una storia simpatica. Ero al Real Madrid e avevamo deciso di vendere Ronaldo “Il fenomeno”. Berlusconi mi chiama per avere delle informazioni sul brasiliano. ‘Fabio, Ronaldo com’è?’. Gli dico, presidente lasci stare perché ci siamo già accordati con una squadra araba e dovrebbe andare lì. Poi non ama allenarsi, vuole divertirsi e gli piace stare tanto con le donne. Dopo l’ultima informazione Berlusconi era tutto contento (ride ndr) e allora gli ribadisco di lasciar perdere”.

Passarono appena 24 ore e Berlusconi, in barba ai consigli di Capello, fece esattamente l’opposto. Biglietto aereo prenotato e comunicato ufficiale: pronti a vestire Ronaldo di rossonero. “Il giorno dopo in prima pagina ‘Ronaldo al Milan’. E’ stata una delle cose più simpatiche che mi siano capitate nella mia vita. Evidentemente era stato già acquistato e ha fatto finta di chiedere un parere. Quindi il parere fu positivo (ride ndr) e allora venne ingaggiato”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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