Calcio Estero

Da Torino a Londra, Nagelsmann fa arrabbiare tutti: anche Conte ne canta quattro

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Flick - Wikimedia Commons

Pubblicato il 26/07/2022

Il tecnico tedesco è nel mirino di due club per le ultime esternazioni fatte in questi giorni. E’ arrivata la risposta seccata di Antonio Conte che non ha digerito l’apprezzamento fatto a un suo giocatore. “Se volessi fare qualcosa parlerei con la società e non con i media. Io lavoro in questo modo e vi dico che non funziona così....”

Effetto Nagelsmann. Giovane, anzi giovanissimo per essere già sulla panchina di una big a 35 anni. Ha festeggiato tre giorni fa il suo compleanno con amici e parenti, proprio come un ragazzo della sua età. Solo un piccolo dettaglio, il giovanotto di 189 centimetri, è il manager del Bayern Monaco. E’ stato preso la passata stagione per le sue abilità sul campo e la predisposizione a lavorare sempre su idee innovative.

Ha dimostrato anche un caratterino niente male e proprio in questi giorni ha fatto arrabbiare sia la Juve di Max Allegri che il Tottenham di Antonio Conte. Ha punto i bianconeri dopo l’acquisto di De Ligt: “Dice non aver lavorato così tanto negli ultimi quattro anni”. Insomma, le sedute intensive del Bayern sarebbero un’altra cosa rispetto ai metodi italiani. Da Torino hanno storto il naso e non potrebbe essere altrimenti.

Reazione analoga da Londra, sponda Tottenham. In conferenza stampa hanno riportato le parole di Nagelsmann a mister Conte. L’allenatore tedesco avrebbe fatto degli apprezzamenti nei confronti di Kane, considerato uno dei possibili eredi di Robert Lewandowski che felicemente ha sposato la causa Barcellona. Conte ha cambiato espressione e visibilmente turbato ha protetto il suo calciatore, mandando un messaggio chiaro in Baviera. Lontani Kane, così non si fa.

 “Onestamente non ho sentito questa cosa e non mi piace parlare di giocatori di altre squadre. Non so perché è successa questa cosa ma la situazione al Tottenham è  abbastanza chiara. Il piano del club è chiaro e Harry Kane fa parte del progetto. Sono solo voci, ma allo stesso modo non mi piace questo modo di fare di parlare di altri giocatori. Se volessi fare qualcosa parlerei con la società e non con i media. Credo sia una mancanza di rispetto verso le altre squadre. Questa è la maniera in cui affronto la situazione con altri giocatori”.

L’allenatore degli Spurs ha messo subito le cose in chiaro per non far innescare una serie di reazioni a catena. Da Torino a Londra, due risposte dirette al giovane manager tedesco. Siamo ancora nel mese di luglio e il mirino è già puntato verso la Baviera. Se Julian non è tra i più simpatici, Antonio è sicuramente il peggior nemico in circolazione. Per chi ancora non fosse chiaro, il messaggio resta sempre quello: “Lontani da Kane”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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