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Barcellona, Dembelé fa infuriare lo spogliatoio: colpa di uno scherzo poco gradito

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di flick

Pubblicato il 19/07/2022

Il calciatore francese, fresco di rinnovo con il Barça, ha messo a dura prova la pazienza dei senatori blaugrana. Attimi di tensione dopo una richiesta inaspettata al gruppo. Alla fine ha svelato lo scherzo, con buona pace di Busquets, Pique e il resto della compagnia

Ha rinnovato il suo contratto in questi giorni con un video che ha fatto il giro del web: occhi puntati sulla lavagna con l’annuncio sino al 2024. Un reel che ha calamitato l’attenzione dei tifosi del Barcellona. In questi anni è stato spesso discontinuo e ha fatto parlare di sé per le vicende extra-campo. Il suo trasferimento nel 2017 ha fatto parecchio rumore, specie per la cifra che il Barcellona versò nelle casse del Borussia Dortmund: 105 milioni più 40 di bonus. Di fatto non ha mai reso per i soldi investiti e, per un momento, si pensava potesse andare via a zero. E invece, con un colpo di spugna, ha messo nero su bianco.

In queste ore, da quanto racconta il Mundo Deportivo, Ousmane ha realizzato uno scherzo che avrebbe mandato su tutte le furie lo spogliatoio blaugrana. L’irruzione del calciatore francese aveva lo scopo di ottenere la fascia da capitano o vice-capitano. Uno smacco nei confronti di Pique, Busquets e Jordi Alba che non avrebbero preso benissimo la sua richiesta.

A dar fastidio ai senatori anche i toni di Dembelé che, per essere convincente, avrebbe forzato la mano davanti allo spogliatoio. Tutti spiazzati dalla pretesa del compagno di squadra. Rinnovo, mi prendo la fascia e faccio la voce grossa davanti a tutti. Proprio no, in un momento così delicato del club mancava giusto l’ultima provocazione del classe ’97.

Ci sono stati momenti di tensione per il teatrino messo in scena dal giocatore francese. Alla fine si è risolto tutto, si trattava di uno scherzo e l’ultimo giocatore ad aver firmato il rinnovo in ordine cronologico non poteva certo pretendere la fascia. Tra risate collettive e un pizzico di pericoloso umorismo. Scherzi a parte, dovrà riguadagnare la fiducia sul campo per ritagliarsi un ruolo da protagonista agli ordini di Xavi.

di Mario Lorenzo Passiatore