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Sacchi tuona: 'Klopp e Mourinho non potrebbero allenare. E il figlio di Ancelotti...'

di Claudio Ruggieri

Foto di Wikimedia Commons

Pubblicato il 18/07/2022

L'ex tecnico del Milan e della Nazionale italiana ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport dove ha criticato il metodo di Coverciano che non permette a determinati allenatori di poter ottenere il patentino per allenare in Serie A.

Arrigo Sacchi è senza dubbio uno dei più grandi allenatori italiani di tutti i tempi. Il suo Milan ha sconvolto il mondo del calcio, il suo gioco ha meravigliato tutti, tifosi rossoneri e non. Senza dubbio è stato un innovatore, un allenatore che ha conseguito successi importanti in Italia e in Europa. Era l'inizio dell'epopea del Milan di Silvio Berlusconi che puntò forte su di lui.

Sacchi è stato anche c.t. della Nazionale italiana e ha sfiorato la vittoria del Mondiale del '94 perdendo la finale ai rigori contro il Brasile. Con gli azzurri non ha convinto particolarmente soprattutto per alcune posizioni troppo rigide nei confronti di alcuni giocatori, in primis Roberto Baggio. Nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Sacchi ha criticato le regole di Coverciano riguardo i corsi per gli allenatori.

"Chi vuole ottenere il patentino da allenatore di Prima Categoria Uefa Pro, cioè il massimo, deve avere nel curriculum un certo numero di partite giocate in B, in A o in Nazionale. Questa è una situazione ridicola, oltre che ingiusta. Non capisco: ma per essere un bravo fantino devo essere stato un cavallo? Qual è il criterio? Io avrò fatto onore al calcio italiano o no? Eppure non ho mai giocato oltre la Quarta Serie. In questo sistema sento lo sgradevole puzzo delle consorterie e del clientelismo, che sono cose tipicamente italiane".

Un giudizio severo di Sacchi ma sicuramente giusto visto che non tutti hanno avuto la fortuna e la possibilità, oltre al talento, di poter giocare in Serie A o in categorie superiori per poter avere il punteggio alto per entrare a Coverciano. Sacchi ha fatto anche alcuni esempi di allenatori che in Italia, oggi, non potrebbero conseguire il patentino di allenatore della massima serie.

"Ma lo sapete che il figlio di Ancelotti non è stato ammesso a Coverciano? Lui non ha mai giocato in A e nemmeno in B, ma è da diversi anni che fa il secondo di suo padre e mi pare che abbia contribuito non poco ai successi del Real Madrid: basta leggere che cosa dicono di lui i giocatori. Bene, per avere il patentino di Uefa Pro è dovuto andare in Scozia. Vi sembra normale? Ma dove crediamo di arrivare se continuiamo a mettere delle barriere? Ci sono gli esempi del sottoscritto, di Zaccheroni, di Zeman, di Mourinho, di Eriksson, di Klopp: non mi risulta che siano stati giocatori di alto livello, eppure sono grandi allenatori". 

di Claudio Ruggieri

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