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Terry non fa sconti a Van Dijk: “Non è il migliore e vi spiego perché”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Wikimedia Commons

Pubblicato il 14/07/2022

L’ex capitano del Chelsea è entrato a gamba tesa sul muro del Liverpool. Dichiarazioni che stanno facendo parlare tanto in Premier League: “E’ stato eccezionale negli ultimi anni, ma per essere il migliore bisogna essere…”

Solitamente tra colleghi o ex colleghi, c’è sempre una forma di rispetto che va oltre qualsiasi parametro. Il parere è di quelli illustri che ha un peso importante nell’opinione pubblica. John Terry, considerando anche le giovanili, ha fatto più di vent’anni con la maglia del Chelsea addosso. Tanti con la fascia da capitano e spesso da protagonista. E’ stato uno dei difensori più forti della sua generazione.

In queste ore ha rilasciato un’intervista a Liverpool Echo sul valore attuale del muro del Liverpool Virgil Dijk. Prima dell’infortunio i numeri del calciatore di Jurgen Klopp erano spaventosi. Ma secondo Terry, nominato in tre anni diversi miglior difensore della Champions, Virgil non ha ancora raggiunto il livello dei top per una questione di continuità temporale.

"Ad oggi non è ancora il difensore migliore. Se può essere il migliore della Premier League? Io dico sempre che non bastano 3/4 anni al top. Per essere definito il migliore serve avere continuità. Ripeto. È stato eccezionale negli ultimi 3/4 anni. Ma per essere il migliore, devi essere al top per 10/15 anni".

Insomma grande, ma non ancora grandissimo. Tra gli esempi citati in termini di rendimento e continuità negli anni, i parametri del giornalista erano: lo stesso Terry, Rio Ferdinand e Kompany. Sarà solo questione di tempo perché il rendimento del difensore di Klopp è stato quasi sempre oltre la media e quando il club non ha potuto contare sulle sue prestazioni ha patito tanto l'assenza. Oltre ai vari riconoscimenti individuali, nel 2019 si è piazzato secondo al Pallone d’Oro, ad una manciata di voti dal solito Leo Messi.

Per Terry dovrà continuare così per confermarsi nel corso dell’intero decennio. Ma la domanda sorge spontanea: se non è lui il migliore oggi, chi sarebbe il numero uno per John Terry, considerando le prestazioni e la continuità di rendimento?

di Mario Lorenzo Passiatore