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Capello e il settore giovanile: 'Basta tattica. E c'è una cosa che mi fa arrabbiare...'

di Claudio Ruggieri

Foto di Wikimedia Commons

Pubblicato il 03/07/2022

A margine dell'evento organizzato da footballnews24.it, Palla al Centro, Fabio Capello ha parlato tanto dei settori giovanili in Italia criticando alcune situazioni che non farebbero bene alla crescita dei ragazzi. E c'è un particolare che non va proprio giù a Don Fabio...

Che la Serie A non sia più il miglior campionato d'Europa è purtroppo un dato di fatto. Ormai i grandi campioni in Italia arrivano o a inizio carriera per spiccare il volo verso la Premier o la Liga, o a fine carriera per regalare sprazzi finali del loro talento. Italiani di grandissimo livello non ce ne sono, qualche rara eccezione a centrocampo anche se la qualità non è certa come quella degli anni passati. 

Per tanti addetti ai lavori il problema arriva soprattutto dal settore giovanile che non sforna più grandi talenti. Manca la materia prima, ovvero il talento, la tecnica, la qualità, o è un problema di organizzazione? Fabio Capello, ospite dell'evento organizzato da footballnews24.it, ha evidenziato alcune criticità del settore giovanile in Italia e lo ha ampiamente spiegato nel corso del suo intervento. Ed è stato abbastanza chiaro.

"Nelle scuole calcio vedo allenatori del settore giovanile che insegnano la tattica ai ragazzi. E' una cosa che non va bene, perché ai ragazzi di 12-14 anni devi insegnare la tecnica. E sapete perché insegnando la tattica e non la tecnica? Perché per insegnare la tecnica devi mostrare ai ragazzi il gesto da fare e molti non sono in grado. E' questo il problema, si vedono ragazzini che sanno fare un movimento dal punto di vista tattico ma non sanno calciatore o stoppare il pallone". 

Un appunto importante quello di Don Fabio che in carriera ha praticamente vinto tutto con il Milan, prima di vincere la Liga con il Real Madrid e lo Scudetto a Roma, sponda giallorossa. Capello è convinto che l'Italia difficilmente tornerà ai livelli di una volta a meno di un'inversione di tendenza da parte del settore giovanile. E c'è un'altra cosa che fa arrabbiare Capello.

"Calci d'angolo e calci di punizione, vedo bambini di 12 anni fare degli schemi con il ragazzino che alza il braccio. Ma se non lo sanno fare i giocatori professionisti, come può farlo un ragazzino? Eppure i genitori sono contenti perché vedono i propri figli fare gli schemi. Ma se non insegni ad un ragazzo a calciare un pallone, come puoi pensare agli schemi? E' una roba che mi fa impazzire".

di Claudio Ruggieri

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