Serie A

I 4 punti del programma di Gravina. E la critica al Decreto Crescita...

di Claudio Ruggieri

Foto di Pixabay

Pubblicato il 27/06/2022

Il presidente della Figc ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport dove ha parlato dell'attuale situazione del calcio italiano. Una situazione abbastanza critica che potrebbe essere risolta attraverso alcuni punti di un programma vasto ideato dalla Figc.

Il calcio italiano è un malato grave. E' questo il messaggio preoccupante lanciato dal presidente della Figc Gabriele Gravina durante l'intervista alla Gazzetta dello Sport. Il numero uno del calcio italiano è preoccupato soprattutto per il mare di debiti in cui navigano le società di Serie A e non solo, ed anche dalla mancanza di idee costruttive per far ripartire il sistema calcio. Che evidentemente ha bisogno di concretizzare le tante parole dette e ridette in questi anni. 

Gravina ha deciso di passare dalle parole ai fatti e intende soprattutto valorizzare il settore giovanile. Anche perché l'Italia arriva da due esclusioni pesanti dai Mondiali, un risultato catastrofico per una Nazionale che ha vinto per 4 volte la Coppa del Mondo. La ricostruzione passerà inevitabilmente dal valorizzare i giovani talenti che sono presenti nel territorio ma che spesso non vengono presi in considerazione. A tal proposito sono 4 i punti del programma Gravina.

"Riorganizzeremo il settore giovanile a livello nazionale con un organismo tecnico che abbia al proprio interno come consulenti anche 4-5 direttori sportivi legati alle società di A per avere un confronto. Ci sarà un coordinamento nazionale per potenziare le accademie indotte. Rafforzeremo Coverciano. Presenteremo il progetto sulle scuole con il MIUR. Chiariremo gli indici di controllo per i prossimi 3-5 anni per migliorare l'organizzazione delle società e mettere sotto controllo i costi. Siamo pronti a raccogliere qualsiasi proposta e a dare il nostro contributo per migliorare i ricavi. Stiamo lavorando con il governo alla candidatura dell'Italia per l'Europeo 2032 che avvierebbe il processo sulla ristrutturazione degli impianti o realizzazione di nuovi".

Il presidente della Federcalcio ha però puntato il dito sul Decreto Crescita che secondo lui penalizza i giovani italiani e lo spiega in maniera dettagliata: "Il decreto crescita è un altro simbolo delle contraddizioni tra dire e fare. Vogliamo più italiani e una Nazionale che non fallisca mai più una qualificazione Mondiale e poi si cerca di andare a prendere giovani stranieri a condizioni più vantaggiose per tutelare solo i propri legittimi interessi economici".

di Claudio Ruggieri

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