Calcio Estero

Ceferin: 'Troppe partite, colpa dei club. Klopp e Guardiola si lamentano? E gli operai...'

di Claudio Ruggieri

Foto di Wikimedia Commons

Pubblicato il 25/06/2022

E' tornato a parlare il presidente dell'Uefa che in questi ultimi anni ha dovuto subire gli attacchi da parte di alcuni grandi club europei. La famosa storia della Superlega al momento sembra accantonata, ma le critiche non mancano e Ceferin ha voluto precisare alcune cose...

Quest'anno per la prima volta ci sarà un Mondiale a dicembre, esattamente durante il periodo dei campionati. Un'anomalia rispetto a quello che abbiamo sempre visto, ma quest'anno i Mondiali sono in Qatar e tutti i club dovranno essere bravi a gestire la situazione. E non mancano le critiche per l'enormità di partite che i giocatori dovranno disputare in vista della prossima stagione. Attacchi che sono diretti nei confronti di Uefa e Fifa.

Il presidente dell'Uefa, Ceferin, non è un tipo che si spaventa delle critiche. In questi due anni ha dovuto combattere con l'idea della Superlega messa in attacco da alcuni grandi club europei con a capo Real Madrid, Juventus e Barcellona. E ha sempre risposto a tono. Il numero uno dell'Uefa è tornato a parlare attraverso un'intervista alla Gazzetta dello Sport dove ha voluto rispondere agli allenatori che si lamentano del calendario troppo pieno di partite.

"Tutti vogliono più partite di coppa. Nessuno rinuncia a niente. I club chiedevano dieci partite nel gruppo di Champions, saranno otto, il numero giusto. Sarebbero più utili campionati a 18 squadre, ma i presidenti non sono d’accordo. Dovrebbero capire che due coppe nazionali sono troppe. Klopp e Guardiola si lamentano delle troppe partite? Facile attaccare sempre Fifa e Uefa, ma il discorso è semplice: se giochi meno, gli stipendi si riducono. Chi dovrebbe lamentarsi sono gli operai in fabbrica a mille euro al mese".

Parole che sono destinate a far discutere e ad alimentare polemiche visto che il presidente dell'Uefa ha citato due allenatori importanti come Klopp e Guardiola. I due tecnici da diverso tempo hanno espresso le proprie perplessità nei confronti di questi calendari che sono troppo compressi e rischiano di portare parecchi problemi fisici ai giocatori. Ma Ceferin ha voluto chiarire questo aspetto: la colpa è dei club che vorrebbero più partite per recuperare soldi per pagare gli stipendi a giocatori e allenatori.

di Claudio Ruggieri

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