Calcio Estero

Tevez – Mancini: quello scontro raccontato dall’interno dello spogliatoio

di Redazione

Foto di Wikimedia Commons

Pubblicato il 14/06/2022

Un ex compagno dell’Apache ha parlato della vicenda ai media del City, in realtà si è trattato di un enorme equivoco in campo che ha avuto degli strascichi successivamente. “Ero seduto accanto a Carlos. Ricordo che è andato a riscaldarsi e ha trascorso forse 30-35 minuti a riscaldarsi nel secondo tempo e…”

E’ una vicenda che nel corso di questi anni era stata già narrata in Argentina con i media locali che avevano raccontato una parte della vita di Carlos Tevez. Da qualche giorno ha annunciato il suo addio al calcio tra le lacrime, ovviamente con la maglia del cuore addosso, quella del Boca Juniors. Ha perso lo stimolo e la forza di continuare dopo la morte del padre. Un giocatore travolgente, un trascinatore che abbiamo imparato a conoscere anche in Italia, per due stagioni alla Juventus. Ora vuole prendersi del tempo per riflettere e riposarsi, anche se le idee per il futuro sembrano abbastanza chiare: vuole fare l’allenatore.

Ha sempre avuto un carattere forte ed estremamente spigoloso, un leader tecnico che difficilmente accettava compromessi. In realtà la lite con Roberto Mancini ai tempi del Manchester City fu il frutto di un enorme malinteso. Lo racconta Pablo Zabaleta, compagno di Carlos sia con il club che in nazionale.

La situazione è sfuggita di mano per la sconfitta della squadra inglese contro il Bayern Monaco in Champions nella stagione 2011-2012. L’Apache non partì titolare e si accomodò in panchina. Il City era sotto nel punteggio e mostrava un certo nervosismo in campo. Zabaleta ha raccontato la vicenda ai media ufficiali del City.

“Ero seduto accanto a Carlos. Ricordo che è andato a riscaldarsi e ha trascorso forse 30-35 minuti a riscaldarsi nel secondo tempo. Mancini era sconvolto dal fatto che stessimo perdendo, si è guardato intorno e ha chiesto a Carlos perché non si stesse preparando. Tevez un po’ infastidito ha risposto a distanza: ‘Mister, sono pronto, mi sto riscaldando da 35 minuti, sono pronto se vuoi che giochi’. In realtà Mancini non ha mai recepito quel messaggio da Tevez, non ha proprio sentito la comunicazione. Era tanto arrabbiato al punto da litigare negli spogliatoi. Mancio non ha usato troppo giri di parole per chiudere la vicenda: ‘Prendi un aereo per tornare in Argentina e non tornare’”.

di Redazione

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