Calcio Estero

Vieri – Cassano si dividono su Ancelotti e il Real Madrid

di Redazione

Foto di Flick - Wikimedia Commons

Pubblicato il 31/05/2022

I due ex calciatori hanno espresso pareri differenti sulla finale di Champions League. Tra fortuna e merito, Cassano e Vieri si sono divisi analizzando i dati e le statistiche con interpretazioni diverse. “Complimenti a Carlo e al Real Madrid, ma bisogna dire che…”

E’ stata una puntata calda l’ultima della Bobo TV su Twitch con Vieri e i suoi amici che hanno parlato della vittoria del Real Madrid di Carlo Ancelotti sul Liverpool di Jurgen Klopp. L’allenatore di Reggiolo ha messo nello zaino l’ennesimo record conquistando la quarta Champions League (due al Milan e due con il Real), mai nessuno come lui nella storia. Nel salottino della Bobo TV, Cassano e Vieri si sono confrontati con opinioni e pensieri differenti. L’ex attaccante della Roma ha sottolineato un dato della finale per evidenziare il dominio territoriale dei Reds, attaccando nuovamente Carlo Ancelotti.

“Nella vita bisogna avere più culo che anima. Ho scritto a un mio amico la sera della finale (Bobo Vieri ndr) con il dato dei tiri in porta: 26 tiri a 2. In realtà gli ho detto che non è stato fortunato in finale, lo è stato anche in semifinale, quarti e ottavi di finale. Con PSG, Chelsea, City e Liverpool, Courtois ha fatto una sequenza di parate impressionanti. E’ stato determinante tanto quanto Benzema. Complimenti ad Ancelotti e al Real Madrid per averla portata a casa, perché tra dieci anni si guarderà solo chi ha trionfato. Secondo me nella vita meglio essere fortunati che bravi. Non ho sentito dire una persona dire: secondo te sei stato anche un po’ fortunato?”

Vieri ha replicato a Cassano cambiando la prospettiva della partita. Il riferimento diretto non è solo per la finale, ma anche per i turni precedenti. “Io non credo che il Real abbia impostato quelle partite per difendersi, perché non è quella la mentalità. E’ stato obbligato dal PSG, City, Chelsea e Liverpool, perché sono stati messi all’angolo per una partita e mezza. Il Real non è l’Atletico, lo sappiamo. Si sono trovati in quella situazione. Però se il Real non lo ammazzi, prima poi vengono fuori. A loro bastano due tiri e ti mandano a casa e magari anche in una manciata di minuti. Alla fine conta quello, hanno avuto ragione perché in un modo o nell’altro i gol li fanno e vincono le coppe".

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