Serie A

Crollo Dea, sorpresa Viola: chi sale e chi scende rispetto all’anno scorso!

di Lorenzo Di Lauro

Foto di Wikimedia Commons

Pubblicato il 19/04/2022

In questo campionato incerto fino alla fine ci sono state alcune differenze con la passata stagione. Le principali riguardano i percorsi di Fiorentina e Atalanta.

RINASCITA VIOLA, ANCHE SENZA VLAHOVIC

La squadra che ha guadagnato più punti è la Fiorentina di Vincenzo Italiano, che è riuscita a sopperire alla partenza di Dusan Vlahovic. Determinante il rendimento in crescita di alcuni giocatori, come il centrale brasiliano Igor e il centrocampista Torreira, mentre Piatek e Cabral in attacco per ora non sono riusciti ad eguagliare i numeri del serbo. L’arma principale della Viola in questo girone di ritorno è stata soprattutto la difesa, con Terracciano che ha tenuto la porta inviolata in diverse occasioni. In questo finale di stagione la squadra di Italiano può senza ombra di dubbio giocarsi un posto per l’Europa League.

TORINO MIGLIORA GRAZIE A JURIC

Anche il Torino è nettamente migliorato rispetto alla passata stagione. Il lavoro di Juric si è visto soprattutto nella fase difensiva, dove Bremer si è distinto come uno dei migliori centrali del campionato. L’allenatore croato ha trovato importanti riscontri anche nella stagione di Singo e Brekalo, dovendo tuttavia fare a meno per molte partite di Belotti. Il Gallo, al suo ultimo anno al Torino, ha vissuto la sua peggiore stagione sul piano fisico, perdendo anche posizioni nelle gerarchie della nazionale. L’11esimo posto attuale forse sta anche un po’ stretto alla squadra piemontese, alla luce delle prestazioni viste fino ad ora.

GENOANE IN CRISI: SPETTRO RETROCESSIONE

Sia Genoa che Sampdoria stanno vivendo una stagione nettamente inferiore alla precedente. I primi hanno cambiato tre allenatori, ma non sono stati in grado di svoltare, e hanno ottenuto solamente due vittorie in tutta la stagione. Con Blessin è migliorata la fase difensiva, ma mancano i gol: Destro è stato a lungo il miglior marcatore, ma adesso anche il suo rendi-mento si è abbassato. I blucerchiati invece vivono una stagione abbastanza sottotono, trascinati da Candreva nel girone di andata e da Caputo nelle ultime partite. Giampaolo per ora non è riuscito a fare meglio del suo predecessore D’Aversa. Per almeno una delle due il rischio di retrocedere quest’anno sembra dannatamente concreto.

CROLLO DEA: OMBRE SUL GASP

Il crollo più significativo rispetto alla passata stagione è quello della Dea di Gasp, proprio nell’anno in cui ci si auspicava un salto di qualità. Attualmente l’Atalanta occupa l’ottavo posto ed è tagliata fuori dalla corsa per la Champions, con una differenza di ben 17 punti con l’anno scorso. Hanno inciso tanti fattori: la partenza di Gosens (non sostituita), i ripetuti infortuni di Zapata e l’annata flop di Muriel, ma soprattutto alcune scelte sbagliate da parte del Gasp, che non è mai riuscito a trovare la continuità. La sensazione è che un anno senza coppe possa essere una buona occasione per tornare tra le prime quattro già dal prossimo anno. E in estate probabilmente ci saranno partenze illustri.

di Lorenzo Di Lauro

VAI ALLA CATEGORIA

Serie A

CONDIVIDI