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Rooney: “Adoravo giocare con Tevez, ma non capivo cosa dicesse”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Flick - Wikimedia Commons

Pubblicato il 29/03/2022

L’ex calciatore dello United ha raccontato diversi aneddoti inerenti alcuni compagni di squadra. I più belli su Tevez e Rio Ferdinand. Con l’argentino aveva legato particolarmente e c’era un feeling speciale nel rettangolo verde. Ma fuori dal campo qualcosa non andava per il verso giusto. E la storia è tutta da ridere: "La più grande delusione della mia vita"

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C’era una volta lo United. Tra le storie più belle scritte dalle sapienti mani di Sir Alex Ferguson e, dalla sua squadra, c’è sicuramente quella dei tre tenori: Ronaldo, Tevez, Rooney. Un capitolo meraviglioso della sua vita con i Red Devils resta quella Champions League conquistata il 21 maggio 2008 ai calci di rigori contro il Chelsea.

Con quei tre signori dall’inizio e il trofeo sollevato allo stadio Luzniki di Mosca. Pensate, in casa di Roman Abramovich, russo e allora proprietario dei Blues.

Il calcio sa costruire incastri perfetti e altrettanto beffardi. Ronaldo sbaglia dal dischetto e il Chelsea spera, ma al penalty decisivo Terry scivola. E allora la sorte bacerà lo United a oltranza. Ma che razza di giocatori quei tre insieme, penseranno oggi i tifosi del Manchester, afflitti da un andamento altalenante in campionato e fuori dalla Champions per mano del Cholo Simeone. Insomma, ci sono stati anni decisamente migliori. Stagioni in cui quei tre erano belli, giovanissimi, ma altrettanto affamati e smaniosi di prendersi il mondo.

In queste ore, Wayne Rooney ha raccontato al Sun, alcune esperienze con i suoi vecchi compagni di squadra. Tra i leader più carismatici di quella squadra c’era sicuramente Rio Ferdinand. Rude, diretto e, a volte, esageratamente sincero.

"Rio era un giocatore top davvero. Ma molto arrogante. Al Manchester United si viene pagati per mettere la palla in rete quindi ho detto: ' Rio fai il tuo lavoro, dai la palla a me e Ronaldo e facci fare gol'. Rio ripeto è un grande, ma a volte dimenticava di essere un difensore".

Da Ferdinand al rapporto simbiotico con Carlos Tevez, quel signore cresciuto nel Barrio, senza aver mai conosciuto la madre e il padre biologico. Una storia segnata dalla sofferenza e da un enorme senso di rivalsa. Rooney aveva una grande sintonia in campo con l’Apache, ma non riusciva a comprenderne fino in fondo i suoi ragionamenti. Un momento di ilarità che il calciatore inglese ha raccontato con il sorriso.

“Ho adorato giocare con lui, davvero. Eravamo molto uniti, andavamo in macchina insieme quando c'era da fare una trasferta di Champions o viaggiare con l'aereo. Ma diamine, in macchina non capivo cosa dicesse. Borbottava sempre. Una volta ci ho parlato per 30 minuti e non ho capito mai cosa stesse dicendo. La più grande delusione della mia vita".

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