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Huth: “Mi ero ridotto a fare il calciatore”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 21/01/2022

Non tutti si sentono a loro agio nelle vesti di giocatori milionari. C’è chi si è persino pentito e ha preferito scappare da un mondo nel quale non si è mai riconosciuto fino in fondo. “Ero giovane e stupido, giocare nel Chelsea mi suonava bene e poi…”

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Ha vinto col Chelsea ma soprattutto l’ha fatto con il Leicester da protagonista. C’era anche lui nella rosa della squadra di Claudio Ranieri che ha scritto una pagina memorabile della storia della Premier League, con la vittoria del titolo del 2016. E’ un personaggio schivo che quando parla fa rumore perché non dice mai cose banali.

Robert Huth, professione ex difensore, che di calcio non ne vuole più sapere. Ha provato a fare anche il commentatore sportivo subito dopo, ma ha scelto di allontanarsi completamente da tutto ciò che ruota intorno al mondo del pallone. E traspare anche un velo di pentimento per aver intrapreso da piccolo quella strada. Strano ma vero, accade pure a giocatori milionari.

“A un certo punto, ero incavolato con me stesso per essermi ridotto a fare il calciatore nella mia vita. Se sei ancora nel calcio, pensi che sia un business incredibilmente importante, ma non è affatto così. Dopo la mia ultima stagione col Leicester non sono più stato in nessuno stadio. Un tempo volevo sapere tutto sul calcio, oggi voglio solo allontanarmene. Alla fine della mia carriera, ero stufo”. 

Quella strana sensazione di accusare sensi nausea verso un mondo che forse non aveva mai accettato sin dal principio e mai sino in fondo. Eppure gli ha dato la possibilità di condurre una vita agiata e di togliersi tante soddisfazioni nel corso della sua carriera. Forse, c’è un tempo per tutto. Per ricordare e anche per ripartire con nuovi progetti, diversi dal passato.

“Ero giovane e stupido, giocare nel Chelsea mi suonava bene, ma solo l’1% dei giovani giocatori delle grandi Academy può guadagnarsi da vivere col calcio professionistico. Questa cosa non te la dirà nessuno”.

Anche un pizzico polemico nei confronti di quei personaggi che promettono e forse illudono i ragazzi in una fase della loro vita in cui sono estremamente fragili. Huth è uno che ce l’ha fatta e ha guadagnato tanto con il calcio, eppure non ha più voglia di parlarne né di vederlo in televisione.

di Mario Lorenzo Passiatore

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