Calcio Totale Racconta

Dal Chelsea al Chelsea, la risposta di De Bruyne: “Ero la quinta scelta”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 16/01/2022

Tra i segreti della cavalcata del City in Premier League c’è sicuramente lui: KDB. L’uomo che ha deciso (da ex) la gara con il Chelsea di Tuchel con una grande giocata, a modo suo. Eppure a Londra non trovava spazio, chiuso da una concorrenza spietata. Poi cambiò tutto, oggi ha rivoluzionato anche il modo di relazionarsi con i club

IL PRIMO LIBRO DI CALCIO TOTALE: CLICCA QUI PER ORDINARLO

Ormai si è consacrato tra i centrocampisti più forti del pianeta per come e quanto riesce a incidere al Manchester City di Guardiola. Ieri con una super giocata ha messo la firma sulla dodicesima vittoria di fila dei Citizens in Premier League. Due mesi e mezzo di soli successi che hanno lanciato i ragazzi di Pep saldamente in testa: più 13 sul Chelsea (secondo), più 14 sul Liverpool che dovrà recuperare due partite.

A far impressione sono i numeri del filotto, con 34 gol realizzati e una media di 2.8 a partita. Inoltre, in sette occasioni mantenendo la porta inviolata. La strada sembra già segnata a metà gennaio, ma è ancora presto per tirare i dadi e assegnare il titolo in pieno inverno.

L’uomo del match è stato Kevin De Bruyne, ex di giornata che a Londra c’è stato nella stagione 2013/2014 agli ordini di José Mourinho. Giocò pochissimo, appena tre partite e non era ancora il calciatore totale che oggi tutti conosciamo. Tra l’altro giocava in un ruolo diverso, più esterno offensivo, confinato sulla fascia e meno nel vivo del gioco. Nel Chelsea la concorrenza era spietata in quelle zone. La trequarti offensiva aveva gente del calibro di Hazard, Mata, Willian, Schurrle ed Eto’o. Impressionanti.

In una recente intervista a The Players’ Tribune, il centrocampista belga ha raccontato l’esperienza con l’allenatore portoghese svelando il colloquio che poi di fatto ha cambiato la sua carriera. “Ho chiesto del mio minutaggio. In quel periodo anche Juan Mata era sul mercato e allora mi è stato detto: ‘Se Mata va via scali un posto nelle gerarchie’. Quinto invece che sesto”.

Quindi il prestito al Wolfsburg, una stagione importante che attirò le mire dei grandi club, prima del City a bussare alla porta del Chelsea fu un altro allenatore che oggi ha ritrovato da avversario in Premier. “Klopp voleva che andassi al Borussia Dortmund e lì si giocava quel tipo di calcio che piace a me. Così ho pensato che il Chelsea mi avrebbe lasciato andare”.

Saltò tutto, l’amore con lo Special One non è mai sbocciato e nel 2015 se lo porta a casa Guardiola per 78 milioni di euro. Lo trasforma in un tuttocampista: all’occorrenza interno, regista, trequartista ed esterno. Uomo ovunque, ma sempre nel vivo del gioco, al centro della manovra. Ora a 30 anni è tra i migliori nel suo ruolo, sia in campo che fuori.

Ad aprile ha rivoluzionato anche il modo di trattare i rinnovi con i club. Ha chiuso con il suo agente e si è presentato con un report stilato da un team di data analyst, dove snocciolava le sue performance certificate dai numeri. Ha convinto tutti, anche il City che ha esteso il suo contratto fino al 2025 a 24 milioni di euro annui. Totalmente Kevin De Bruyne.

di Mario Lorenzo Passiatore

VAI ALLA CATEGORIA

Calcio Totale Racconta

CONDIVIDI

CONTENUTI CORRELATI

#de bruyne

# manchester city

# chelsea