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Gascoigne: “Mio padre? Quando è morto l’ho preso a pugni”

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Pubblicato il 09/12/2021

Le confessioni di Gazza, il capitolo non è dato saperlo perché siamo di fronte a una nuova puntata carica di retroscena. Le sue confidenze fatte al Sun fanno davvero discutere. E’ uno dei personaggi più istrionici della storia del calcio. “Quando mio padre è morto nel suo letto d’ospedale…”

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Un personaggio maledettamente unico nel modo di rapportarsi con gli altri e di scherzare con i compagni. Ne ha fatte di tutte i colori con una naturalezza da far invidia. Gazza non preparava nulla, era istinto, spontaneità e poche, pochissime regole. Fuori dagli schemi, proprio come i suoi scherzi: dallo struzzo travestito da sé stesso che portò al campo d’allenamento, sino alle lampade abbronzanti regalate al suo amico di colore.

Un matto che sapeva poi cosa fare con la palla tra i piedi nel rettangolo verde. Nell’ultima intervista al Sun non ha parlato solamente di goliardia, è entrato in tante dinamiche personali che lo hanno riguardato da vicino. Tipo il rapporto conflittuale con il padre, fatto di tanti alti e bassi che lo hanno tormentato a lungo nel corso della sua carriera. La confidenza fatta al tabloid britannico mette i brividi, il suo addio è stato a dir poco originale: una sorta di resa dei conti di fronte al cadavere di suo papà.

“Quando è morto nel suo letto d’ospedale e siamo rimasti solo io e lui, sono saltato sul letto e l’ho preso a pugni. L’ho preso a pugni e a testate, mi sono vendicato di quando ero giovane. E poi sono rimasto lì ad abbracciarlo per 45 minuti. Il sabato è il giorno in cui mi manca di più. Ma era così arido nei miei confronti, parlava con chiunque ma non parlava mai con me”.

Nonostante tutto, Gazza ha provato a ricordare anche degli episodi positivi che in qualche modo hanno segnato la sua infanzia. Certamente la notorietà e la fama lo hanno aiutato da un lato e logorato dall’altro. “Eppure mi piaceva portarlo in giro per il mondo quando ero un calciatore. Se ci penso ora, forse i momenti belli sono più di quelli brutti”.

In attesa del prossimo capitolo: tra storie, confidenze e retroscena. Forse non basterebbe una serie TV per raccontare la sua vita carica di genio, colpi di testa e situazioni al limite del paranormale.

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